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Torino: Jansson, una delle scoperte di questa stagione

Focus on/Il difensore granata resta a disposizione della Nazionale svedese, stasera la sfida alla Moldavia

Matteo Senatore

"E' sicuramente una del scoperte del Torino di quest'anno e una delle note positive che sono emerse questa stagione: Pontus Jansson è arrivato in granata a parametro zero ed in punta di piedi dopo l'esperienza in patria al Malmoe ma, grazie alla rotazione voluta da Ventura e ai molti impegni del Torino di quest'anno, è riuscito a mettersi in mostra facendo vedere buone qualità e una personalità importante.

"IN NAZIONALE - Le sue prestazioni hanno convinto anche il Ct della nazionale svedese Erik Hamrén a convocarlo per il doppio impegno dei gialloblù: con la Moldavia questa sera, in una partita da vincere a tutti i costi per restare in corsa nelle qualificazioni ad Euro 2016, e poi per l'amichevole di martedì 31 contro l'Iran. Al contrario del connazionale Farnerud, che era stato lui pure convocato ma è dovuto ritornare a Torino per via del suo infortunio al ginocchio, Jansson, nonostante non sia al meglio, resterà a disposizione della Nazionale. I medici della selezione svedese non hanno riscontrato infatti particolari problemi fisici (il giocatore aveva saltato la trasferta di Parma per un dolore agli adduttori della coscia sinistra) e così Pontus è potuto rimanere in ritiro con la Svezia.

"CON I GRANATA - La speranza del Torino è ovviamente quella che non ci siano delle ricadute per il giovane difensore, che potrebbe tornare molto utile nella fase finale di questo campionato per far rifiatare qualcuno dei 'titolarissimi' della difesa. Jansson questa stagione è stato chiamato in causa da mister Ventura 14 volte, 11 da titolare e 3 a partita in corso. Per lui c'è stato grande spazio nel girone di Europa League, nel quale è stato in campo dal primo minuto in 4 partite su 6. In campionato dopo qualche difficoltà iniziale (l'espulsione contro l'Empoli e il rigore provocato per un suo fallo di mano contro il Cesena) le cose sono andate migliorando: contro la Fiorentina ha dato vita ad una prestazione ottima contro avversari molto quotati tra cui Babacar e Salah, dimostrando di poter stare a questo livello e facendo capire a tutti come il Torino abbia fatto bene ad investire su di lui. Anche contro la Lazio non ha sfigurando, cedendo come tutta la difesa solo nel finale alle invenzioni di Felipe Anderson. Per lui sarà importante confermare questo buon livello raggiunto nelle occasioni in cui sarà chiamato in causa da qui al 31 maggio, per poter poi essere realmente un punto di riferimento per il Toro del futuro.