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Torino, la carica arrivi dai tifosi: Mihajlovic si concentra sulla tattica

Verso il Derby della Mole / Il tecnico serbo lascia spazio ai supporters granata per caricare i giocatori in vista del delicato match. A Genova fece saltare un ritiro pre-partita

Gualtiero Lasala

Il Derby della Mole si sta avvicinando, e la partita sta accumulando importanza ogni giorno che passa: Sinisa Mihajlovic sta preparando il match in un modo preciso, dividendo il fattore emotivo da quello tattico. Essendo il suo primo Derby a Torino, ha deciso di concentrarsi particolarmente sull'aspetto tecnico del match, facendo ripassare ai suoi giocatori gli schemi e le tattiche di base per affrontare la squadra più forte del campionato - al momento. Battere la Juventus, da sempre, non è mai stato facile, e Mihajlovic ne è consapevole: serve una preparazione "ad hoc".

"Per quanto riguarda l'aspetto tecnico tattico, quindi, sarà una settimana colma di schemi e prove, mentre dal punto di vista mentale e emotivo, il tecnico serbo si mette un po' da parte per far entrare in ballo una componente che ha sempre contraddistinto il Toro, ovvero i tifosi, il dodicesimo uomo in campo. Mihajlovic ha intenzione di sfruttare la forza dei tifosi per caricare i ragazzi, che avranno vicino persone che di Derby ne hanno visti tanti. Per questo motivo lascerà le porte aperte per quest'oggi, per permettere che la passione e il tifo granata penetri nei ragazzi del Toro, per permettere loro di avere quel qualcosa in più che può aiutare in match come questi.

"La carica arrivi dai tifosi, quindi: l'allenatore deve pensare ad altri aspetti, come la tattica, ma anche a far sì che i giocatori entrino in campo con la giusta lucidità quando si tratta di giocare col pallone tra i piedi. Ecco perchè il Torino potrebbe anche non effettuare il consueto ritiro pre-partita a Leinì: anche la sera prima del match, spazio al relax mentale con le proprie famiglie per arrivare alla partita senza eccessivi carichi di tensione. Una strategia che Mihajlovic, che nella sua carriera di calciatore di derby ne ha giocati parecchi, ha adottato da allenatore della Sampdoria. Non si tratta certo di una garanzia di vittoria, ma è sicuramente un modo alternativo di arrivare alla stracittadina: da un calciatore ad alti livelli come è stato il serbo, del resto, ci si può attendere che sappia preparare queste partite dal punto di vista psicologico. Il refrain è sempre lo stesso: "Se i giocatori non riescono a caricarsi da soli per certe partite, meglio che cambino mestiere. A me semmai tocca scioglierli e far sì che non sentano troppo la pressione". Manca poco al Derby, e cominciano a scaldarsi i motori.