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Torino, da Mazzarri un messaggio: “Serve tempo, ma i risultati arriveranno”

Le parole / Il tecnico granata chiede pazienza e cita il modello Atalanta: "Abbiamo iniziato a lavorare al completo solo dalla prima di campionato"

Nicolò Muggianu

Pazienza, fiducia e lavoro. Sono queste le tre parole chiave con cui Mazzarri ha voluto mandare un messaggio a tutto l'ambiente-Toro nella conferenza stampa della vigilia di Torino-Fiorentina. Un match importante, per non dire fondamentale, per il cammino stagionale dei granata. Uno scontro diretto che potrebbe ridare morale alla squadra e al tifo del Torino, dopo l'inquietudine e la rabbia scaturita dal 2-2 del Dall'Ara. Contro il Bologna, d'altronde, sono emersi alcuni limiti evidenti: “A volte ci è successo che abbiamo preso due gol su due tiri in porta - ha esordito Mazzarri in conferenza stampa - A volte si domina, come è successo a Bologna e quasi senza subire tiri in porta finisci per non vincere una partita che si meritava. Al di là delle nostre ingenuità, voglio fare notare che nonostante avessimo preso quei due cazzotti la squadra ha rimesso il pallone al centro e si è fatto un gioco offensivo. E poi credo ci fosse un rigore netto, nel finale, che avrebbe potuto farci vincere. A volte quando non è giornata, non è giornata".

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ERRORI - Errori che inficiano inevitabilmente sul risultato finale, ma che fanno parte di un progetto di crescita. Anche per questo Mazzarri chiede ulteriore tempo e fiducia, con una certezza: se si continuerà a lavorare così i risultati arriveranno. D'altronde il Torino è una squadra che, di fatto, ha iniziato il vero e proprio progetto al completo soltanto a partire dalla prima di campionato. Il riferimento è agli arrivi di Zaza e Soriano, giocatori fondamentali per il progetto ma giunti in granata soltanto negli ultimi giorni di mercato: "Credo il bilancio sia finora positiva per una squadra che si è rinnovata quasi totalmente - ha proseguito Mazzarri -. Questo gruppo per come è ora è come se fosse partito a lavorare insieme dalla prima di campionato. E’ chiaro che poi non bisogna accontentarsi. Anche questa settimana si è lavorato sugli errori fatti a Bologna: i ragazzi lo sanno, cosa si è sbagliato, e cercheremo di non ripetere gli errori. A volte poi non sempre succede perchè a Bologna si è pagato al primo errore. E’ un passo di un percorso di crescita”. Ora però bisogna dimostrare di saper imparare dagli errori commessi.

PAZIENZA - Per farlo però servirà ulteriore tempo e ulteriore pazienza da parte di tutto l'ambiente, che intanto questa sera è chiamato a sostenere la squadra: "Giochiamo in casa, il sostegno dei nostri tifosi sarà fondamentale". Già perché a volte l'attesa paga. Come accaduto due stagioni fa all'Atalanta, con Percassi pronto ad esonerare Gasperini dopo una prima fase di stagione deludente. Poi non se ne fece nulla e il risultato fu il quarto posto in classifica (con ben 72 punti) e la qualificazione in Europa League: "Dopo la partita di domani ci saranno altre ventotto partite. Abbiamo visto tanti campionati: cito l’Atalanta, l’anno in cui è arrivato Gasperini, un grande allenatore che sta facendo miracoli, all’inizio era staccato in classifica e si parlava di allenatore in discussione. Era nuovo, è arrivato dovendo fare crescere questa squadra, i risultati non gli andavano. L’anno stesso, poi, è andato in Europa. Parlare di queste cose già domani mi sembra prematuro". Ora non resta che aspettare.