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Torino, Mazzarri vuole una squadra cameleontica: dopo il 3-5-1-1, si riprova il 3-4-3

Dopo una settimana di allenamento con il 3-5-1-1, il tecnico è pronto a passare al 3-4-3 nella seconda parte del ritiro

Marco De Rito

"Dopo aver avuto metà stagione per analizzare il Torino, scoprendo i punti forti e deboli, Walter Mazzarri adesso può lavorare con una visione più ampia della squadra cercando di plasmare la formazione con i suoi credo tattici. L'obiettivo del tecnico, in vista del prossimo campionato, è di creare una squadra elastica, che sappia cambiare faccia durante le partite a seconda delle situazioni e dell'avversario che si ha di fronte.

"Nella prima parte di ritiro, che si andrà a concludere con l'amichevole di oggi (leggi qua), Mazzarri ha provato con insistenza il 3-5-1-1. L'ossatura dello schieramento si basa sulla difesa a tre, perno delle formazioni allenate dal toscano nel corso della sua carriera. Davanti i due esterni che dovranno stare attenti alla difesa ma, grazie ai tre centrali dietro, posso essere anche propositivi in fase offensiva. La mediana a tre garantisce maggiore solidità ma davanti sarebbe sacrificato un giocatore tra Iago Falque o Adem Ljajic. Solamente uno dei due potrebbe agire a servizio di Andrea Belotti.

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"Questo creerebbe diversi grattacapi a Mazzarri. E' difficile lasciare in panchina uno dei due giocatori che, se fatti giocare nel loro ruolo e se in condizione giusta, hanno dimostrato di poter essere decisivi in qualsiasi momento in un match. Rappresentano sicuramente dei valori aggiunti per i granata. E' vero che, come ha ricordato il presidente Urbano Cairo, Ljajic potrebbe essere adattato a centrocampo ma il suo vero potenziale si esalta sopratutto quando gioca a supporto degli attaccanti, da trequartista. Nella seconda fase di ritiro, infatti, l'allenatore granata è intenzionato a riproporre il modulo dell'ultima parte dello scorso campionato con, in attacco, tutti e tre i tenori granata.

"Entrambe le soluzioni saranno sicuramente utilizzate nel corso del campionato a seconda delle necessità. L'anno scorso il Toro ha faticato spesso a trovare un suo equilibrio: alcune volte è sceso in campo con un atteggiamento troppo difensivo, altre volte troppo spregiudicato. Il 3-5-1-1 tende verso il primo modo di giocare, mentre il 3-4-3 è già più offensivo. In vista del prossimo campionato Mazzarri vuole preparare una squadra che abbia un'impostazione di gioco solida e ben definita ma che sia comunque camaleontica, flessibile alle situazioni e alle difficoltà che si troverà nel corso della stagione. Un ritiro diviso a metà, dunque, per costruire un Toro camaleontico.

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