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Torino, più Miha che Ventura: l’uomo ha conquistato la piazza

Focus on / Grinta, spirito ribelle, sincerità e schiettezza: a differenza del predecessore il serbo è entrato nel cuore dei tifosi, in attesa di conquistarli anche con i risultati

Redazione Toro News

Quello di sabato sera è stato un derby avvincente, uno di quelli che i tifosi ricorderanno con orgoglio e anche un pizzico di rimpianto per aver visto sfumare la vittoria solo a pochi minuti dalla fine. E se i giocatori hanno disputato un match al meglio delle loro qualità, tirando fuori un atteggiamento aggressivo e spavaldo che tanto piace ai tifosi granata, la ciliegina sulla torta ce l’ha messa Mihajlovic con il suo “faccia a faccia” con il quarto uomo e Valeri.

Come un vero e proprio toro scatenato, Sinisa si è fatto subito avanti contestando e protestando a gran voce la decisione sull’espulsione di Acquah.

QUELLO CHE PIACE AI TIFOSI - La sceneggiata di Mihajlovic gli è costata due turni di squalifica e una multa di dieci mila euro, ma a conti fatti è servita per conquistarsi una volta per tutte il benestare e l’affetto dei tifosi. Sì, perché al popolo granata questi atteggiamenti piacciono e sono sempre piaciuti. Alla guida del Toro hanno sempre voluto un uomo così: caparbio e sfrontato, uno che non te le manda a dire ma che te le urla addosso, un uomo che affronti a muso duro commentatori e arbitri. Un allenatore come Sinisa, insomma, un guerriero che lancia frecce velenose e difende i suoi dai torti subiti. Dopo l'espulsione di Acquah, Mihajlovic ha fatto forse ciò che avrebbe fatto qualunque tifoso del Toro: se è vero che un allenatore dovrebbe sempre evitare di perdere il senno, rimanendo lucido anche nei momenti peggiori, il punto è che in quel momento il tifoso granata si è probabilmente sentito rappresentato appieno dal suo allenatore.

IL PARAGONE - E al Toro e ai tifosi una guida così, mancava da un bel pezzo. Nonostante il popolo granata debba tanto a Ventura, sotto la sua guida i tifosi sono sempre stati spaccati a metà: da un lato chi lo appoggiava in pieno, stimandolo per gli innegabili risultati portati nel suo quinquennio, e dall’altro chi si lamentava del suo atteggiamento spesso troppo algido, troppo distaccato, poco "da Toro"; e il feeling, con la piazza granata, non è mai andato oltre il semplice rispetto. Mihajlovic e Ventura, sono quindi diametralmente opposti. Dove il primo è scoppiettante e irruente, il secondo è calmo e indulgente. Se Sinisa è l’allenatore da urla e insulti, Ventura è sempre stato più tranquillo, quello che contestava poco e con poca flemma, che ripeteva il mantra del "percorso di crescita" in modo forse eccessivamente ripetitivo, anche in situazioni in cui sembrava poco opportuno.

ORA I RISULTATI - Un comportamento che è sempre stato un po’ stretto che è costato a Ventura il pieno appoggio e affetto da parte di tutta la piazza. Ma con Mihajlovic la storia è diversa. Grazie al suo temperamento duro e irrequieto, Mihajlovic ha conquistato tutti e dopo il suo affronto diretto all’arbitro e le sue parole nel post derby, non c’è più dubbio: per la piazza è lui l’uomo giusto per il Toro, quello che i tifosi ora apprezzano di più e che appoggiano, come ha dimostrato lo striscione affisso ieri in Sisport, alla ripresa degli allenament. In attesa che il tecnico serbo ripaghi anche con i risultati questo sostegno.

Barbara Graneris