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Miha studia la tattica: un Toro camaleontico in attesa del mercato

Dal Filadelfia / 4-3-3 e 4-2-3-1 messi uno contro l'altro nelle partitelle. Belotti prova a migliorarsi

Nikhil Jha

"Il Toro riparte dal campo, e dal campo emergono anche le prime indicazioni sulla squadra che sarà. Se finora bisogna attendere per poter valutare i futuri innesti granata in allenamento, ci si può però concentrare sulle prime indicazioni tattiche di Mihajlovic, impegnato nella costruzione del Torino che verrà.

"Considerando che tra i giocatori di movimento non ci sono stati cambiamenti - escludendo il ritorno di Bonifazi e il fatto che Lyanco può ora essere trattato come un membro della squadra a tutti gli effetti - è normale e prevedibile che Mihajlovic si basi sulle fondamenta costruite lo scorso anno e che, salvo stravolgimenti, non dovrebbero essere mutate. Nelle due partitelle di allenamento, infatti, le due squadre si sono affrontate con moduli diversi, 4-3-3 l'una e 4-2-3-1 l'altra.

"Il primo era il modulo nativo del Torino 2016/2017, evolutosi poi nel ritorno contro il Cagliari al 4-2-3-1 quando si è presa coscienza delle varie lacune del primo sistema di gioco - prima fra tutte, la posizione decentrata di Ljajic, rivitalizzato e responsabilizzato invece dal nuovo posizionamento in campo.

"Nessuna divisione netta tra titolari e riserve che permetta di capire quale sarà il modulo principe della stagione a venire, anche se c'è più di un sospetto: davvero difficile immaginare che Miha torni sui suoi passi e rinunci ai miglioramenti di prestazione che il nuovo modulo ha evidenziato.

"Certo, c'è da migliorare il rendimento di Belotti con il trequartista alle spalle - il rendimento del Gallo è calato molto dall'abbandono del 4-3-3, fino a costargli la classifica marcatori - e infatti nella giornata di ieri l'attaccante è stato schierato con il 4-2-3-1: c'è un mese di tempo prima dell'esordio ufficiale per interiorizzare i principi di Mihajlovic e per riuscire a rendere al meglio anche con la nuova disposizione in campo. Perché poi si sa, il modulo conta fino a un certo punto: a fare davvero differenza è l'atteggiamento. E lì Belotti non è secondo a nessuno.

"Il tutto, naturalmente, attendendo gli sviluppi del mercato: il possibile arrivo di Duvan Zapata (QUI le ultime) potrebbe far cambiare ancora una volta pelle al Toro, e portare i granata ad un possibile 4-3-1-2: l'ideale sarebbe costruire una squadra che possa adattarsi alle diverse esigenze in campo, cambiando modulo sulla base di avversari e condizioni. Un Toro camaleontico e imprevedibile.