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Mihajlovic presenta Pescara-Torino: “Senza Belotti e Ljajic è dura: calma e pazienza”

Gianluca Sartori

Che cosa è successo domenica con l'Empoli, perchè la differenza così evidente tra i due tempi?

Anche se abbiamo concesso poco o niente all'Empoli - abbiamo rischiato solo in un'occasione con Gilardino - quando cercavamo di accorciare in avanti la linea difensiva non ha avuto il coraggio di alzare il pressing, così si sono creati dei buchi in cui loro ci potevano mettere in difficoltà. Comunque quello che dico è che abbiamo cercato di cambiare modulo nel secondo tempo, passando al 4-4-2, ma sempre con soluzioni di ripiego e giocatori adattati, come Zappacosta, che è un terzino, in posizione di esterno alto. Abbiamo dovuto ricorrere a cambi forzati, con Molinaro che si è fatto male - mi dispiace molto, è un ragazzo grintoso e sono sicuro che tornerà più forte di prima - Obi che aveva i crampi, Castan che non giocava da due anni, Valdifiori che anche lui deve recuperare il ritmo partita. Dobbiamo tenere duro, cercare di portare chi non giocava da tempo al massimo, e recuperare gli infortunati.

Non trova che la squadra deve allenarsi sulle palle inattive?

Sappiamo bene che le palle inattive sono importanti, ci alleniamo dedicandoci un giorno a settimana. Continuiamo a lavorare e speriamo di fare ancora meglio. Abbiamo già segnato in Coppa Italia, con Martinez: l'obiettivo è quello di continuare a fare sempre meglio. Continueremo a lavorare anche su quello, senza lasciare nulla al caso.

C'è qualcosa che ha deluso dell'avvio di stagione?

Non c'è nulla che mi ha deluso, chiaro che dobbiamo migliorare. A me piace pressare e attaccare. Mi rendo conto che ogni allenatore ha la sua idea di calcio. Questi giocatori per cinque anni hanno fatto una cosa, adesso devono farne un'altra, totalmente all'opposto. Bisogna avere pazienza, allenarsi, ed essere coraggiosi nel fare ciò che si prova sul campo. I ragazzi ci provano sempre, qualche volta con risultati buoni altre volte no, e devono continuare ad applicarsi come stanno facendo. Nessuno ha la bacchetta magica. Se poi aggiungiamo gli infortuni, capiamo che è un momento in cui dobbiamo tenere duro e stringere i denti.

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