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Torino: nelle due ultime stagioni partenze a rilento e finali a mille

Approfondimento / I granata faticano a carburare ma nel girone di ritorno si sono abituati alle rimonte

Matteo Senatore

"Quest'anno non è bastata la rimonta nella seconda parte di stagione per dare al Torino la seconda qualificazione consecutiva in Europa League. Il campionato 2014/15 ha però confermato la tendenza di questi ultimi due anni dell'era Ventura a migliorare sensibilmente il rendimento nel girone di ritorno rispetto a quello di andata.

"LA RIMONTA DI QUEST'ANNO - I granata infatti quest'anno sono partiti con il freno a mano tirato. L'addio di Immobile e Cerci è stata una ferita sull'organico della squadra che ha richiesto più tempo del previsto per essere suturata e il Torino nella prima parte della stagione ha faticato non poco a tenersi in linea di galleggiamento, tanto da fare temere a molti una stagione in cui l'unico reale obiettivo sarebbe stata la salvezza. Nelle prime 15 partite di campionato Ventura e i suoi ragazzi collezionano appena 14 punti in 15 partite, frutto di sole 3 vittorie (contro Cagliari, Udinese e Parma) e ben 7 sconfitte. Tra la fine del 2014 e l'inizio dell'anno nuovo però il Toro inizia a carburare, a Quagliarella, che finalmente inizia a segnare con una certa continuità, si affianca Maxi Lopez e il rendimento della squadra si trasforma, grazie anche alle reti pesanti dei difensori. Arrivano così i 12 risultati utili consecutivi, le 4 vittorie di fila e un girone di ritorno stellare che vede per lunghi tratti la squadra granata protagonista di un rendimento da quasi due punti a partita che permette di arrivare a giocarsi i piazzamenti europei. Il calo finale mette una pietra sopra alle speranze di Europa League, ma nel girone di ritorno la squadra chiude a quota 32 punti, dieci in più del girone d'andata e quarto miglior risultato del campionato, dietro solo a Juventus, Lazio e Fiorentina terminando così il torneo con soli 3 punti in meno della stagione precedente.

"LA NECESSITA' DI CARBURARE - Già, la stagione precedente, quella terminata con il settimo posto che è valso la qualificazione europea. Anche in quel caso il Toro di Ventura ci mise diversi mesi a carburare, conquistando 12 punti nelle prime 12 partite, prima di ingranare la marcia giusta ed iniziare la rimonta. 26 punti nel girone di andata e addirittura 31 nel girone di ritorno, con la ciliegina sulla torta di ben 8 risultati utili consecutivi nelle ultime 8 giornate di campionato, con 5 vittorie e 3 pareggi. La volata europea alla fine la vinse il Parma, che però per le più che note vicende finanziarie non ottenne la licenza Uefa. In sintesi negli ultimi anni il complesso ed equilibrato meccanismo gestito da mister Ventura ha sempre necessitato di 10-15 partite per poter riuscire a funzionare a pieno regime. Un scotto necessario quando si è costretti a ricreare ogni anno una squadra dovendo sostituire molti degli elementi fondamentali. La speranza è che questo calciomercato non sconvolga troppo la rosa e permetta ai granata di avere sin dalle prime uscite del prossimo campionato una formazione già rodata che possa conquistare da subito punti importanti per la classifica.