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Torino, non cambiano i pilastri: gli stakanovisti sono Sirigu, Nkoulou e Belotti

L'analisi / Izzo e Meitè i più utilizzati tra i nuovi acquisti. Bremer fanalino di coda tra i 20 giocatori schierati da Mazzarri in queste prime otto giornate

Marco De Rito

"Salvatore Sirigu, Nicolas Nkoulou e Andrea Belotti. E' passata una stagione ma i pilastri del Torino non sembrano essere cambiati. Walter Mazzarri punta ancora sui tre giocatori che erano già l'anno scorso punti fermi della formazione granata. Il portiere, il difensore e l'attaccante non hanno saltato neanche un minuto in queste prime otto giornate di campionato rivelandosi indispensabili per il Toro. Nonostante gli importanti arrivi sia nel reparto difensivo che in quello offensivo, i colpi più importanti della sessione di mercato estiva messi a segno dalla società di Urbano Cairo si sono rivelati le permanenza dei big dello scorso campionato, nonostante le offerte non mancassero.

"I TRE PILASTRI - Sirigu si sta rivelando ancora fondamentale tra i pali - la parata nel finale a San Siro è solo l'esempio più lampante dell'importanza del portiere tra le fila del Toro. Nkoulou si è preso in mano le redini della difesa, è stato promosso a difensore centrale per questo campionato e, nonostante qualche difficoltà iniziale, il lavoro svolto nel precampionato sembra pagare ed è lui il leader del reparto arretrato. Sta faticando un po' Belotti che non riesce a trovare continuità, i gol latitano -solo due reti siglate sino ad ora - ed è stato escluso anche nelle ultime convocazioni con la Nazionale. Il Gallo però è un punto di riferimento per i compagni, dà profondità alla squadra e Mazzarri non sembra affatto preoccupato o condizionato della mancata chiamata di Mancini: "Belotti? Non guardo le scelte degli altri allenato, con me gioca, il resto non m'interessa".

"GLI ALTRI - Fuori dal podio, rispettivamente al quarto e al quinto posto, troviamo Armando Izzo e Soualiho Meïté. I due si possono considerare le rivelazioni tra i nuovi acquisti del Toro. L'ex Genoa in difesa è una diga e in queste prima partita ha sbagliato poco o niente - esclusa l'ingenuità di togliersi la maglia dopo il gol (annullato) contro il Frosinone. Il francese, la vera sorpresa di queste prime giornate, ha avuto un inizio super, nelle ultime giornate è un po' calato ma ormai è imprenscindibile nella mediana granata per la sua fisicità ma anche l'ottima tecnica, sta diventando sempre più inamovibile nello scacchiere di Mazzarri. Al sesto posto l'evergreen Emiliano Moretti, che nonostante sia un veterano di questo Toro è ancora un punto fermo della difesa granata: le stagioni passano, ma Moretti per il Torino è un baluardo. Zaza, dopo esser stato in panchina nelle prime giornate in quanto doveva assimilare i meccanismi chiesti da tecnico granata, adesso sta ingranando ed ha totalizzato 334'. Fanalino di coda dei 20 giocatori utilizzati sin qui dall'allenatore toscano è Bremer che è sceso in campo solo per 17' - contro la Roma. Il classe 1997 è ritenuto, evidentemente, ancora troppo acerbo per poter giocare in Serie A, questa sosta potrebbe servirgli per lavorare sodo al Filadelfia e convincere Mazzarri a concedergli un'occasione per mettersi in mostra.