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Torino: Obi l’ennesimo talento da plasmare per ‘mastro Ventura’

Approfondimento / Il 24 enne nigeriano si è perso negli ultimi tre anni tra infortuni e panchine. Recuperarlo sarà la nuova sfida del tecnico granata

Matteo Senatore

"Ventuno presenze, un gol; è questo il bilancio non propriamente entusiasmante messo insieme da Joel Obi negli ultimi tre campionati di Serie A (dal 2012 al 2015), trascorsi tra la sponda nerazzurra del Naviglio e Parma.

"PROMESSA NON MANTENUTA - Annate storte della squadra, infortuni e soprattutto panchina, tanta panchina. Troppa per uno ragazzo che il 22 maggio di quest'anno ha compiuto 24 anni e che all'età di 20 anni aveva già vestito per 11 volte la maglia della Nazionale nigeriana, una delle più prestigiose del continente africano. Cresciuto nelle giovanili dell'Inter vince uno scudetto con gli Allievi e ben impressiona nella Primavera nerazzurra, tanto che Mourinho nell'anno del Triplete non disdegna di convocarlo talvolta in prima squadra, inserendolo pure nella lista Champions pur senza mai farlo debuttare. L'anno successivo con Benitez prima e Leonardo poi arriva fino alle 10 presenze in campionato, che diventano 27 il campionato seguentequando sulla panchina dell'Inter si alternano Gasperini, Ranieri e Stramaccioni: sembra la svolta della sua carriera ma il suo torneo termina con un brutto infortunio che lo condizionerà nella stagione successiva e pure in quelle seguenti. La situazione non migliora né a Parma, dove disputa solo 8 partite, né quando ritorna all'Inter per il campionato 2014/15 nel quale il suo unico acuto è il gol del pareggio nel derby di andata contro il Milan. Una spirale negativa che ha riguardato anche la sua carriera in Nazionale: dal 2012 ad oggi solo due convocazioni.

"'MASTRO' VENTURA - Se però davvero il giovane nigeriano è alla ricerca del riscatto a questo punto della sua carriera non poteva capitare in squadra migliore del Torino, ed in particolare non poteva sperare di trovare un allenatore migliore di 'mastro' Giampiero Ventura da Genova. Uno dei migliori 'artigiani calcistici' d'Italia, in grado di plasmare e trasformare giocatori. Cerci, Immobile, Glik, Darmian sono solo i quattro nomi più illustri presi dalla lunga lista di talenti più o meno in difficoltà che l'attuale tecnico granata ha trasformato, rendendoli uomini appetiti dalle più importanti squadre d'Europa. Cerci solo con lui ha fatto vedere in pieno le qualità che tutti gli riconoscono sin da quando era alle giovanili della Roma, mentre senza di lui si è invece perso.  Immobile è esploso come bomber solo nella stagione in granata. Gli stessi Glik e Darmian sono diventati i campioni che tutti possiamo ammirare sotto l'attenta e paziente guida di Ventura. Ma, senza limitarci a casi individuali, l'intera ascesa del Torino negli ultimi 4 anni (e quella del Bari prima, per non andare ancora più indietro nel tempo a Pisa, Cagliari, Lecce…) è per gran parte merito di un tecnico che ha saputo migliorare i propri giocatori come nessuno. Nell'NBA, il campionato di basket americano, esiste un premio che ogni anno viene assegnato al giocatore che più è migliorato rispetto all'anno precedente: se esistesse nel nostro calcio qualcosa di simile è facile immaginare che molto spesso questo riconoscimento sarebbe vinto da un giocatore allenato da Ventura.

"TORINO, LA PIAZZA GIUSTA PER RINASCERE - Con Joel può avvenire la stessa metamorfosi da brutto anatroccolo a cigno che ha colpiti tanti giocatori che hanno vestito il granata in questi ultimi 4 anni. La materia prima c'è, il ragazzo ha le doti fisiche e tecniche per emergere. La mano di Ventura e l'ambiente del Toro lo possono aiutare a dare il meglio di sé. L'importante è che Obi da parte sua ci metta impegno negli allenamenti, spirito di sacrificio, umiltà e amore per la maglia. Se ci saranno queste componenti potrebbe essere l'ennesimo giocatore rigenerato da Ventura e tutto questo non potrebbe che far bene al Torino e ai suoi tifosi, che dopo aver abituato la bocca al sapore delle notti europee vogliono fare di tutto per tornare a viverle. Sarebbe una gioia anche per Obi tornare a giocare in Europa, lui che con l'Inter ha avuto già la possibilità di calcare i campi di Champions ed Europa League, realizzando tra l'altro la rete numero 500 dei nerazzurri nelle competizioni UEFA. Obi vuole rinascere, Ventura e Torino sono la persona e la piazza giusti per aiutarlo a centrare questo obiettivo.