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Torino: per il momento, accantonare i sogni di gloria. Obiettivo 40 punti

Cesare Bovo, un leader silenzioso che ha recitato bene la sua parte nel match di Udine

Torino-Udinese 0-1 / Con umiltà e carattere si torni a lottare, dando la precedenza alla quota salvezza. Le ambizioni europee per adesso sono cosa d’altri

Gianluca Sartori

"Detto che la pessima chiusura del 2015 non deve far dimenticare che alcune cose buone sono state fatte, va detto anche che nella situazione attuale il Torino non può fare a meno di abbandonare qualsiasi sogno di gloria, laddove per sogno di gloria si intende pensare alla lotta per il sesto posto, che può essere valido per la qualificazione in Europa League.

"Le ultime due partite fanno pensare che la squadra abbia problemi psicologici (vedi il crollo ai primi mugugni di protesta del pubblico, peraltro molto presente e caloroso sin dall’estate), fisici ( la squadra ha evidente difficoltà a mantenere l’intensità di inizio anno) e tecnico-tattici (c’è difficoltà a proporre qualcosa di nuovo, quando gli avversari dimostrano di saper leggere il gioco granata). Insomma, il Torino effettivamente non sta bene e la vacanza di Natale arriva nel momento giusto, perché permette di resettare la mente e ripartire più freschi tra una settimana.

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"Quando il Torino si ritroverà, il prossimo 28 dicembre, saprà già che l’atteggiamento dovrà essere diverso. La squadra ha ancora la possibilità di fare un buon campionato, a patto di dare i segnali giusti che possano far comprendere ai tifosi che non si è rotto il filo rosso che unisce da sempre giocatori e tifosi del Torino: l’orgoglio. Umiltà e concentrazione, perché gennaio sarà un mese con molti punti in ballo e non si potrà più sbagliare, e perché in primis è giusto pensare all’obiettivo dei 40 punti, da raggiungere il più in fretta possibile.

"Va detto che nessuno nel Torino ha mai affermato pubblicamente che il primo obiettivo sia qualcosa di diverso, ma forse lo si è pensato. E invece l’umiltà è la base fondamentale di qualsiasi successo: testa bassa e pedalare, allora, per il riscatto e la tranquillità di tutto l’ambiente.