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Torino-Pisa 4-0: un poker fuorviante che deve portare a riflessioni

ph: Enzo Daolio Irfotografia

Analisi a mente fredda / Primo tempo deludente, i granata appaiono spenti. Ci vogliono Belotti e Ljajic anche per battere il Pisa

Marco De Rito

"Come da pronostico il Torino s'impone contro il Pisa con un risultato che, apparentemente, non lascia discussioni: 4-0. Il Toro delle seconde linee però, aldilà del punteggio, non fa vedere in campo quella squadra che abbiamo ammirato in campionato ed invece che attaccare e segnare preferisce gestire, sopratutto nella prima frazione di gara. Mihajlovic spazientito dalla panchina a fine gara dichiara: "Per me è imperdonabile che dei giocatori del Torino, in una competizione importante come la Coppa Italia, entrino in campo così".

"Prima frazione di gara dove il Pisa scende in campo caricato a molla da mister Gattuso e che vuole cercare il miracolo al "Grande Torino". I granata, invece, appaiono solo dei lontani parenti di quelli visti in Serie A, la squadre è molle, molto possesso palle ma poche verticalizzazione e non riesce a proporsi in maniera pericolosa davanti. Si sbaglia tante volte l'ultimo passaggio, Martinez appare spaesato e Maxi Lopez è poco supportato. Boyè è il più vivo ma non riesce ad accendere un Toro spento. A centrocampo poca fantasia ed inventiva con Lukic che ha dimostrato tecnica e lucidità ma non riesce a sfondare così come Acquah che si è confermato tanto fisico e forza ma in fase d'impostazione non è sufficiente. Obi, dopo 15' incolori, esce per infortunio e lascia il posto a Gustafson che disputa una buona prestazione dove sbaglia pochissimo e si mette a servizio dei compagni.

"Il Torino si fa sentire solamente al 21' con Lukic che trova Acquah con un bel lancio, il ghanese tenta il tiro di sinistro che viene prontamente deviato da Ujkani in corner.  Quello del centrocampista ex Parma è l'unico tiro dei granata nella prima frazione di gara. Non è certamente stata giudicata positiva da Mihajlovic la prestazione della squadra delle seconde linee. Il Toro-2 sbaglia totalmente l'approccio alla partita. scendendo in campo anche con un po' di presunzione ed il risultato è stato: niente aggressività e pressing, caratteristiche che il serbo pretende dalle sue squadre che però ieri sono state dimenticate da Moretti e compagni.

"Miha decide di mettere dentro l'artiglieria pesante ed inserisce prima Ljajic e poi Belotti, facendo uscire Lukic e Martinez. Schierando i granata con un'offensivo 4-2-4, utilizzato spesso dal serbo nelle situazione d'emergenza in cui bisogna scuotere la squadra. Nonostante il club piemontese spinga molto di più manca l'incisività ed il tremendismo che il serbo trasmette, poi, ai suoi nella breve pausa prima dei tempi supplementari strigliandoli direttamente in campo. Negli ultimi due tempi da 15' rivediamo il Toro che tutti conosciamo segnare quattro reti e facendo esultare tutto lo stadio che così può festeggiare l'approdo ai quarti per la sfida contro il Milan di Montella.

"Questa partita, dunque, rappresenta un successo a due facce per la squadra granata. A vedere il 4-0 sul tabellone luminoso, si può pensare a un successo agevole per i granata. Ma non è stato così, tant'è che sono stati necessari i tempi supplementari per sbloccare la gara contro una squadra di Serie B. E perdipiù, se Padelli non avesse effettuato una super parata, la situazione avrebbe anche potuto assumere i contorni di una potenziale beffa per il Torino. Mihajlovic ha schierato le seconde linee e queste hanno fatto fatica a superare una formazione di Serie B, questo dicono i fatti: senza drammatizzare o mettere in croce nessuno, la partita di ieri sera deve portare a delle riflessioni sull'attuale consistenza del "Toro-2".