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Torino, quel Molinaro che non ti aspetti

Focus on / La prima esclusione proprio contro il Cagliari: il laterale mancino appare in ottima forma, ma c'è anche una sfida europea da giocare...

Cristina Raviola

"Criticato, spesso reputato “finito” come giocatore, considerato una riserva neanche troppo affidabile da moltissimi tifosi e alcuni addetti ai lavori, Cristian Molinaro si sta prendendo la sua personale rivincita.

"UN INIZIO NON FACILE - Partito come titolare ad inizio stagione, il laterale classe '83 non aveva iniziato benissimo: le sue prestazioni - seppur in parte giustificate da un età anagrafica non più giovanissima - erano state spesso al di sotto della sufficienza. A Cagliari, poi, la prima esclusione: Ventura decide di lanciare dal 1' Bruno Peres, che convince e viene nuovamente schierato titolare contro la Fiorentina. Di qui in poi - Europa League a parte - il cammino di Molinaro diventa sempre più difficile, perché (nonostante i risultati stentino ad arrivare) il laterale si vede chiuso dal gioiellino Darmian e da un Peres che definire in forma è riduttivo.

"IL GOL E LE POCHE PRESENZE - Contro l'Helsinki, poi, a dicembre, arriva anche il primo (e sinora unico) gol in granata, ma i suoi gettoni da titolare se possibile diminuiscono: Peres, infatti, si sta guadagnando anche la stima di Ventura, oltre a quella dei tifosi, e le prestazioni dell'ex-Parma non convincono quasi mai. Il laterale mancino, infatti, pare stanco, a volte remissivo, con un discreto tempismo in fase difensiva, ma scarsissima lucidità e concentrazione in quella offensiva. In tutto, in campionato, prima della sfida di Verona, Molinaro aveva collezionato appena 11 presenze, di cui 7 da titolare, contro le 18 di Peres (15 dal 1') e le 20 di Darmian.

"LA RINASCITA - Nel 2015, però, l'aria cambia. Il nuovo anno infatti sembra far bene a Molinaro: l'esterno viene lanciato dal 1' contro il Chievo e - nell'abulia di quel pareggio - la sua prova risulta sufficiente. Contro l'Inter, poi, arriva forse la miglior prestazione di Molinaro sino a quel momento: il laterale gioca a mille, facendosi trovare pronto e reattivo in entrambe le fasi, mostrandosi a tutti come un giocatore diverso da quello proposto nella prima parte di stagione. A Verona, sabato, è arrivata la consacrazione. Una partita giocata senza sbavature, coprendo con attenzione, e proponendosi con gamba e tempismo in avanti: una prestazione da migliore in campo, che ha fatto mordere la lingua a molti di quelli che lo davano per finito, e che criticavano - anche a ragione - un suo impiego.

"Ora, però Molinaro, quel Molinaro che non ti aspetti, è tornato e non ha intenzione di peggiorare il suo personale trend di prestazioni positive. Certo, la concorrenza di Darmian e Bruno Peres è tutt'altro che facile da risolvere, senza contare la prossima sfida di Europa League, nella quale dovà necessariamente farsi trovare pronto. Ma il mancino ex-Parma ha dimostrato nelle ultime partite giocate di poter costituire - così come gli si chiedeva - una valida alternativa sugli out. Un reparto, questo, si sa, fondamentale negli equilibri tattici del gioco di Ventura, e un Molinaro che si riscopre giocatore di livello non può che essere in questo senso una buona notizia.