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Torino-Roma 3-1, i numeri parlano per Belotti: un gol ogni 59′

Man of the match / Contro i giallorossi altra partita pazzesca del numero 9, che segna, fa segnare e si riscopre sempre più decisivo

Nikhil Jha

"Si era capito che Belotti era un attaccante forte. Ora si sta cercando di capire quanto spinga in là i limiti del devastante. Contro la Roma, l'attaccante granata ha sfoderato una prestazione pazzesca, entrando in maniera decisiva in tutti e tre i gol: segnando in prima persona, procurandosi il rigore del secondo e offrendo la sponda decisiva a Iago Falque per il terzo. Non solo più finalizzatore, dunque, ma attaccante completo capace di svolgere con tremenda efficacia ogni fase del gioco.

"Ed è proprio la sua completezza ad impressionare: sicuro dei propri mezzi, fisico, veloce, capace di dettare linee di passaggio pericolose dopo aver controllato il pallone spalle alla porta, di buttarsi in verticale per seguire il suggerimento o addirittura di lanciarsi con la sfera tra i piedi. Non c'è modo in cui le difese avversarie possano capire quale sarà la prossima mossa di Belotti, e così non c'è modo in cui lo possano fermare. Si guardi l'azione del primo gol: quando Obi alza la testa, Belotti sembra a tutti troppo defilato e ben chiuso dalla gabbia difensiva per poter risultare pericoloso. Invece il cross del nigeriano è perfetto, mentre l'ex Palermo è bravo a rientrate verso il centro proteggendosi con il fisico dal rientro di Peres trovando l'unico angolino buono da quell'angolo, peraltro con una condizione di equilibrio non ottimale in volo.

"I numeri, poi, parlano per lui: un gol ogni 58' minuti in campo ne fa l'attaccante più prolifico in Italia, con ben 5 reti in sole 3 partite da titolare - e stava per infilarne un'altra nei 20' giocati a Pescara: numeri da far strabuzzare gli occhi pensando alla crescita esponenziale degli ultimi 9 mesi. Il 2016 è stata l'anno dell'esplosione di Belotti, un talento grezzo che l'anno scorso Ventura fu bravo a valorizzare e che oggi si sta esaltando nell'attacco a tre di Mihajlovic. Il prodotto di una lungimiranza collettiva che oggi vuole arrivare, da Torino, a prendersi l'Italia intera, riuscendoci: ogni giorno di più lo sport nostrano è costretto, dal campo e dai gol, a parlare di Andrea Belotti.