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Torino-Roma 3-1: una squadra che rende orgoglioso il suo pubblico

TURIN, ITALY - SEPTEMBER 25:  Iago Falque of Torino celebrates after scoring his second goal (3-1) during the Serie A match between FC Torino and AS Roma at Stadio Olimpico di Torino on September 25, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Analisi a mente fredda / I reparti funzionano: la difesa concede pochissimo, il centrocampo ingrana e l'attacco meraviglia

Marco De Rito

"Finalmente si è visto il vero Toro!", questa è l'affermazione di molti tifosi dopo la partita di ieri che visto vittoriosi i granata contro la Roma nel terreno dello "Stadio Grande Torino" nella partita valida per la sesta giornata di Serie A. La squadra di Mihajlovic non si è limitata ad ottenere un ottimo risultato contro una squadra di prima fascia del nostro campionato ma ha proprio surclassato l'avversario dal punto di vista del gioco non andando mai sotto e soffrendo poco o niente una squadra come quella di Spalletti e, questa volta, neanche l'ingresso di Totti, bestia nera per il Toro, ha potuto mutare il risultato.

La difesa sembra esser diventata solida e dopo tre partite a reti inviolate, ieri ha subito solamente un gol su rigore. L'arrivo di Hart ha sicuramente contribuito a rendere il reparto arretrato un muro invalicabile ed il portiere, nelle ultime partite, sembra stia trasmettendo la giusta fiducia a tutti i suoi compagni. L'infortunio di Molinaro ha avuto, paradossalmente, l'effetto positivo di far scoprire al Toro e al campionato italiano un Barreca che sta emergendo e si sta confermando un giocatore di prospettiva con tante qualità. Domenica la partita del terzino è stata perfetta sia in fase offensiva che in quella difensiva, considerando che marcava, niente meno, che Salah. Zappacosta e De Silvestri hanno messo in campo prestazioni tutto sommato soddisfacenti, anche se il secondo deve cercare di contenere la sua foga visti i due rigori causati nelle ultime quattro partite.

L'attacco è il reparto che più ha brillato: Boyè è un talento puro che ha incantato tutto lo stadio nel match di ieri. La sua rapidità nei gesti unita ad un tocco delicato e alla sua resistenza fisica fanno di lui uno dei giocatori più futuribili in questo Torino, nella zona avanzata del campo. L'argentino ha già convinto tutti e, quando Adem Ljajic tornerà disponibile, per Mihajlovic si apriranno veri e propri problemi di abbondanza, visto anche lo stato di forma di Iago Falque dopo l'ottima prestazione e la doppietta collezionata. Nota particolare per Belotti che, con il suo ritorno, ha dimostrato di saper spostare gli equilibri del match, ha rappresentato il punto di riferimento per i suoi compagni e, come spessissimo gli accade, ha sbloccato il match: giocatore fondamentale per questo Toro. Il centrocampo deve ancora un po' amalgamarsi ma i giocatori ci sono: Benassi si è sobbarcato una mole notevole di lavoro oscuro, tra ripiegamenti e raddoppi, e non ha sprecato un pallone; Valdifiori ha dimostrato passi in avanti nell'intesa con i compagni e nella condizione fisica; peccato per l'infortunio di Obi, che nei venti minuti in cui era rimasto in campo ha sfornato ottime giocate tra cui l'assist per la rete di Belotti.

Dopo tre prestazioni incolori contro Atalanta, Empoli e Pescara, contro le quali sono stati raccolti solamente due punti, incominciavano ad arrivare i primi mugugni da parte della piazza e la vittoria doveva arrivare per spegnerli sul nascere. Benassi e compagni lo hanno fatto e hanno saputo disputare una prestazione superlativa rifilando alla Roma, oltre ai tre gol, anche una bella lezione sul piano del gioco. Verticalizzazioni, lanci in profondità, pressing e concretezza sono questi i dettami del nuovo Toro di Miha che dopo un periodo di rodaggio sembra essere diventata una squadra che possa tenere testa a tutte le formazioni del campionato in ogni match ma sopratutto con grinta e cuore Toro, come piace ai tifosi che si sono divertiti come non mai.