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Torino-Roma, il gioco delle coppie nella battaglia a centrocampo

Baselli-Vives-Acquah da una parte, De Rossi-Pjanic-Nainggolan dall'altra: ecco i dati degli stakanovisti del reparto

Federico Bosio

"Sarà una sfida accesa quella in programma questo pomeriggio all’insolito orario delle 15,00 , che vedrà sfidarsi il Torino di Ventura e la Roma di Garcia: due squadre in cerca di punti pesanti e due filosofie di gioco abbastanza diverse, quella del francese più votata alla fase offensiva, quella del ligure caratterizzata invece dal mantenimento di palla difensivo con l’obiettivo di far male in ripartenza. Proprio il possesso palla contraddistingue queste due formazioni, che ne fanno un uso come detto differente ma importante: i capitolini sono quinti in questa classifica, con la media del 55,9% totale in queste prime 14 giornate, mentre i granata si piazzano all’ottavo posto con il 49,8% di media. Sebbene il giro palla venturi ano mette in evidenza in particolar modo la difesa, il reparto cardine per il recupero e mantenimento del pallone è senza dubbio il centrocampo, ed ecco allora un confronto tra i giocatori più utilizzati in questo inizio di stagione sulla linea mediana dai due tecnici.

"VIVES-DE ROSSI: L'ESPERIENZA - Lo stakanovista granata è Giuseppe Vives, forte di 1189 minuti in 14 presenze e fresco di rete al Bologna (l’unica in questa stagione finora), il napoletano giocando davanti alla difesa non può che essere il meno offensivo dei tre centrocampisti del Torino con “solo” dieci attacchi ed otto conclusioni totali tentate finora, a cui si aggiungono un assist e due occasioni create: il contributo di Vives è nettamente più tangibile per quanto riguarda i palloni recuperati. Il suo alter ego capitolino è riconoscibile in Daniele De Rossi, anche lui utilizzato come schermo davanti alla difesa (in 9 occasioni) o addirittura come difensore centrale in 5 partite: in 866 minuti ha segnano una rete e creato due occasioni per i compagni, cercando la conclusione personale per sei volte.

"BASELLI-PJANIC: IL CERVELLO - Il confronto verte ora sui due giocatori di maggior talento delle rispettive formazioni: Daniele Baselli e Miralem Pjanic. Si tratta dei giocatori chiave di Torino e Roma, quelli da cui compagni, tecnici e tifosi si aspettano in qualsiasi momento la giocata in grado di decidere un incontro. Il granata, in campo per 1063 minuti in 13 partite, è andato in rete già tre volte in campionato ma si è reso pericoloso in ben 30 occasioni, nelle quali ha collezionato 3 assist e 10 tiri totali. Per il bosniaco sono invece 12 le presenze e 1081 i minuti totali, conditi da ben sei reti ed una sensazione di pericolosità costante per gli avversari, come dimostrano i 28 tiri totali in altrettante occasioni in cui si è trovato smarcato ed i 4 assist per i compagni. Il centrocampista capitolino ha inoltre rimediato in questo avvio di campionato un’espulsione per somma di ammonizioni.

"ACQUAH-NAINGGOLAN: FISICO E FIATO - L’ultimo testa a testa è quello tra i due tuttofare della mediana: coloro che corrono più degli altri, recuperano palloni ma sono anche in grado di far ripartire l’azione o lanciarsi in percussioni personali. Nel Torino questo profilo è rappresentato da Afriyie Acquah: il ghanese ha collezionato “soltanto” 844 minuti in campionato per via della competizione con Marco Benassi, ma nelle sue 13 presenze ha messo a segno un assist ed una rete pesante al Bentegodi in 7 tiri totali; emerge inoltre la sua grande propensione all’inserimento, essendosi creato in questo modo ben 33 occasioni in questo inizio di campionato, delle quali 4 sono diventate azioni da gol. Risponde sul fronte giallorosso Radja Nainggolan: il belga è un giocatore assolutamente completo ed abilissimo nel fare entrambe le fasi, e nei 1214 minuti collezionati finora in 14 presenze ha servito otto volte i compagni con passaggi smarcanti ed è andato al tiro 11 volte su 12 occasioni totali, senza però riuscire a trovare la via della rete in questa stagione.