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Torino-Roma, il lato positivo è la continuità nelle prestazioni

A mente fredda / Il risultato lascia l'amaro in bocca, ma finalmente i granata scendono in campo con il giusto atteggiamento ormai da tre partite

Federico Bosio

"Il pareggio interno contro la Roma, sebbene sia arrivato su calcio di rigore e all’ultimo minuto, lascia sicuramente l’amaro in bocca ai granata per una partita gestita benissimo dalla squadra e complicatasi dal nulla per l’errore evitabile di un singolo. L’euforia della rete realizzata da Maxi Lopez, a mente fredda, scema per lasciare spazio ad una buona dose di rammarico ma anche ad alcune considerazioni.

"Se è vero che il risultato finale può essere interpretato come “negativo” in relazione alle occasioni mostrate in campo (con il tabellino che riporta dieci tiri totali dei granata, dei quali sei nello specchio della porta) si tratta comunque del terzo risultato utile consecutivo dopo due vittorie,  quello che sembra finalmente essere tornato è l’atteggiamento dei granata: Glik e compagni ormai da tre match a questa parte scendono in campo con la giusta cattiveria agonistica e concentrazione, cercando subito di prendere il controllo del gioco e del pallone e di rendersi pericolosi imponendo la propria superiorità. Il Torino delle ultime partite non può di certo essere accusato di “regalare un tempo agli avversari” , lamentele che si rincorrevano frequentemente qualche mese fa, quando i ragazzi di Ventura stavano attraversando un periodo complicato sotto l’aspetto delle prestazioni e soprattutto dei punti conquistati.

"La differenza di atteggiamento, il ritorno alla continuità di prestazioni di questo livello, è certificato dai numeri: sette punti nelle ultime tre partite non sono un caso, soprattutto se arrivati attraverso il gioco messo in mostra dai granata. Il Torino dalla trasferta di Bergamo ha segnato quattro reti incassandone solamente una (e certamente non per demeriti “collettivi”) ed il gioco proposto è tornato ad essere piacevole alla vista e soprattutto utile per il risultato: il giro palla non è sterile o forzato, ognuno sa esattamente cosa deve fare e quando deve farlo. La strada è sicuramente quella giusta, ora Glik e compagni dovranno mantenersi in carreggiata e continuare a scendere in campo con questa concentrazione, sarà fondamentale.