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Torino-Sampdoria 2-2, Belotti ritrova il sorriso: il gol è una liberazione

Focus on / Dopo la prestazione opaca di Benevento il Gallo ritrova la gioia del gol. E Mihajlovic: "La sua migliore partita dall'inizio del campionato"

Nicolò Muggianu

Beotti è tornato. Anzi, non se n'è mai andato. Il capitano granata, dopo una prestazione in chiaro-scuro contro il Benevento, non ha mancato l'appuntamento ritrovando la via della rete contro la Sampdoria. "Deve tornare ad essere quel trascinatore, che rincorreva sempre gli avversari, che tutti amavano l’anno scorso - aveva dichiarato Mihajlovic - A Benevento ha perso palla senza poi rincorrere l’avversario: non è da lui e lo sa". Messaggio ricevuto. Il Belotti visto ieri all'Olimpico Grande Torino infatti, non è che un lontano parente di quel giocatore spento visto nelle prime trasferte stagionali.

Che sia un caso? Sicuramente no. Lo stile di gioco del Torino - in casa e fuori - infatti è visibilmente diverso: tra le mura amiche, il Toro gioca con personalità maggiore rispetto alle trasferte, e i granata  con maggiore frequenza nella metà campo offensiva. Insomma, Belotti pare rinvigorirsi tra le mura dell'Olimpico Grande Torino. La strada per tornare ad essere il 'supereroe' dello scorso anno però è ancora lunga. Il 4-2-3-1 potrebbe non essere il modulo ideale per permettergli di esprimere al meglio le sue qualità. La posizione tra le linee di Ljajic infatti, toglie diverso spazio al numero 9, con difensori e centrocampisti che, accorciando sul trequartista, diminuiscono la distanza tra i reparti.

 TURIN, ITALY - SEPTEMBER 17: Andrea Belotti (L) of Torino FC competes with Vasco Regini of UC Sampdoria during the Serie A match between Torino FC and UC Sampdoria at Stadio Olimpico di Torino on September 17, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

A prescindere dai discorsi tattici però, il match di ieri ha dato ottime indicazioni: “Oggi Belotti ha fatto la migliore partita dall’inizio del campionato - lo ha coccolato Mihajlovic al termine dell'incontro - Abbiamo parlato molto, sono molto contento della sua prestazione. E’ quello che voglio da lui". Insomma, il gol è arrivato quasi come una liberazione: un tiro potente e un'esultanza carica di gioia ma anche di quella sana rabbia tipica dei giocatori che, consci delle proprie qualità, vivono di competizione. Nonostante nella partita di Belotti ci siano state anche un paio di occasioni mancate, che avrebbero potuto regalare a lui e al Toro una doppietta, è stata una partita che può aiutarlo nel togliersi di dosso le scorie psicologiche dovute a un'estate caratterizzata dalle voci di mercato e alle pressioni causate dalle grandi aspettative su di lui. Ora, il prossimo passo è trovare la giusta continuità per rimettersi il mantello e tornare ad essere il giocatore che l'anno scorso ha fatto sognare i tifosi del Torino.