Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Torino, sguardo alla prossima stagione: i principi dettati da Mazzarri

Il tecnico granata in conferenza ha fatto il punto sui cardini fondamentali che guideranno la squadra: motivazione, rosa snella, contatti con la Primavera

Federico Bosio

"Per l'ultima volta in questa stagione, lo Stadio Olimpico Grande Torino sarà questo pomeriggio teatro di un incontro del massimo campionato: la sfida tra i granata e la SPAL valida per la 37° giornata chiude infatti l'annata per i padroni di casa, per quanto riguarda gli impegni interni. Una partita che non soltanto varrà come ultimo palcoscenico di questo campionato 2017/2018, ma che potrebbe fungere da "ponte" proprio con la prossima stagione: più volte infatti Walter Mazzarri ha specificato che in questo finale di stagione privo di obiettivi concreti il suo Torino sarebbe sceso in campo con l'intenzione di conquistare il maggior numero di punti possibili e di gettare le consolidate, fondamentali basi in vista del prossimo anno. E ieri pomeriggio, in conferenza stampa, il tecnico granata ha dettato in maniera chiara ed esplicita quelle che saranno le linee guida che daranno vita al Toro versione 2018/2019.

"Sono fondamentalmente tre i principi sui quali l'allenatore toscano, che già la scorsa settimana aveva lasciato trapelare parole di una certa rilevanza ("Io le cose le devo sentire, sono venuto qui perchè si può fare qualcosa di importante"), si è soffermato ed attorno ai quali costruirà la rosa per la prossima stagione: innanzitutto, le motivazioni. A domanda posta specificatamente in relazione a Belotti, il tecnico ha voluto allargare il discorso all'intero organico: "Voglio tirare fuori doti tecniche e morali. Dovranno essere tutti orgogliosi di giocare nel Torino; chi vorrà battere il Toro dovrà penare." Tutti coloro che resteranno e che approderanno all'ombra della Mole, dovranno essere convinti, determinati ed orgogliosi di fare parte del gruppo granata. Questo è - giustamente - lo spirito richiesto da Mazzarri. Come arrivare con maggiore semplicità a concretizzare questo traguardo? Attraverso il secondo principio: una rosa abbastanza scarna. Il toscano predilige la cura del rapporto personale e diretto, e l'addestramento di un numero limitato e ristretto di pedine.

""Vorrei una rosa numericamente omogenea: avremo solo campionato e Coppa Italia." Questo, anche per evitare nel corso della stagione eventuali malumori relativi ad uno scarso minutaggio: dunque è lecito e giusto attendersi un Torino composto da un minimo di 22 giocatori fino ad un massimo di, all'incirca, 25 pedine: due giocatori per ogni ruolo. Difficilmente di più. Infine, un terzo punto particolarmente importante: il desiderio di imbastire una profonda intersezione con la Primavera. Il tecnico si è evidentemente reso conto che il settore giovanile del Toro è valido, individuando magari anche già in questa stagione qualche giocatore di suo gradimento, ed in più ha in questo modo motivato la scelta: "Sono convinto che il Settore Giovanile debba essere una risorsa importante. Non si può nascondere che ci sono realtà più grosse, se vogliamo competere con loro dobbiamo attingere anche dal vivaio." Insomma è un Torino in fase di ricostruzione, che si appresta a terminare questa stagione ma sta già studiando per la prossima, seguendo le dritte di Walter Mazzarri, con l'obiettivo di diventare "una squadra tosta, come lo sono in genere le mie squadre”.