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Torino, troppe lacune: si salva solo la difesa

Immobile impegnato in Torino-Verona

Dopo il match / L'analisi dei vari reparti: l'attacco è da rivedere, mentre il centrocampo deve creare di più

Gualtiero Lasala

"Torino e Verona non si sono fatte male, pareggiando un match per 0-0, con poche emozioni, che ha lasciato molti punti di domanda sulla reale potenzialità della rosa di Ventura. Tralasciando la ottima prestazione del portiere degli scaligeri Gollini, sono emerse ancora troppe carenze, soprattutto (neanche a dirlo) in fase offensiva.

"DIFESA – Facendo un piccolo inciso, Padelli non sfigura, e la sua porta rimane inviolata; per quanto riguarda il reparto difensivo, non ci sono state sviste, e tutti gli interpreti della difesa, Maksimovic, Jansson e Moretti sono riusciti ad arginare la manovra del Verona. Il centrale difensivo è riuscito a sostituire al meglio il capitano squalificato Kamil Glik, riuscendo a reggere il peso di tutto il reparto.

 Andrea Belotti, molto vicino al gol nel pomeriggio di ieri

"CENTROCAMPO – Nel reparto mediano ci sono delle situazioni da evidenziare, sia in positivo che in negativo. Partendo dagli esterni, che spesso sono state l'ariete in grado di sfondare le retroguardie avversarie, non sono riusciti a creare situazioni pericolose: partendo da Bruno Peres, che ha spinto poco in attacco (suo punto forte) e non è stato assolutamente impeccabile nel coprire la fascia in difesa, arrivando fino a Molinaro, visto palesemente stanco e con il bisogno di rifiatare. Zappacosta è stato un po' più incisivo, e avrebbe meritato più minuti. Da elogiare sono Gazzi, imprescindibile nel ruolo classico di “diga” di centrocampo, e Baselli, che ha sostituito al meglio uno spento Acquah.

"ATTACCO – Si giunge quindi al punto dolente, la fase offensiva: né Immobile, né Belotti e tanto meno Martinez, sono riusciti a lasciare il segno nel match dell'Olimpico. Il napoletano è stato molto sfortunato ed impreciso, mentre l'ex Palermo non ha brillato come contro Frosinone e Sassuolo. Infine, il numero 17, merita una nota a parte: anche se è sceso in campo per pochissimi minuti, ha avuto sul piede l'occasione di chiudere la partita al minuto 92. Un errore così, a porta praticamente vuota (per un errore difensivo), è a dir poco imperdonabile.