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Torino-Udinese: l’attacco è inconsistente. Belotti l’unico a provarci

Belotti si scusa sotto la curva Maratona

L'analisi / Un solo tiro in porta per i granata: il Gallo corre e lotta, i compagni di reparto non incidono

Federico Bosio

"Un tiro in porta; in queste quattro parole è racchiusa l’essenza della partita disputata ieri dal reparto offensivo del Torino. Si è trattato di un match da dimenticare sotto tutti i punti di vista ed assolutamente non brillante per tutti i giocatori granata, ma in particolare per l’attacco che è risultato praticamente inesistente. La crisi offensiva dei ragazzi di Ventura non finisce e i granata contro i friulano non hanno soltanto fatto fatica a segnare, ma addirittura a tirare: il Toro non è riuscito a creare occasioni pericolose e la colpa non può essere soltanto dei lanci sbagliati dai difensori o di eventuali mancati passaggi smarcanti dai centrocampisti, ma sicuramente anche delle punte che risultano ancora una volta in qualche modo fuori dal gioco

"IL GALLO - L’unico a salvarsi è senza dubbio Belotti: è suo l’unico tiro che impegna Karnezis nel corso di tutta la partita, un gran destro al volo sul primo palo, e in ogni caso il Gallo è stato autore di un’altra ottima prestazione fatta di sacrificio, contrasti e ripiegamenti difensivi. L’ex Palermo cerca di dialogare con i compagni e copre tutto il campo, sfoderando anche giocate di classe come l’allungo sull’avversario seguito dal traversone a centro area nel primo tempo; nella ripresa i suoi scatti improvvisi rimangono il pericolo maggiore per l’Udinese  e infatti Wague viene espulso per via di una trattenuta commessa proprio ai danni di Belotti, al limite dell’area. Dà il massimo come sempre, il numero 9 suda la maglia e non può davvero rimproverarsi nulla, i tifosi lo sanno ed inneggiano a lui apprezzando i suoi sforzi in pressione sugli avversari.

Quagliarella, attaccante del Torino

"LA SPALLA - Ventura ha deciso di puntare nuovamente su Quagliarella dal primo minuto, dopo l’esperimento-Maxi Lopez provato nel derby nel quale l’argentino era apparso assolutamente fuori dal gioco: il numero 27 non disputa una bella partita ed il suo periodo di digiuno si allunga ulteriormente, ma mostra di essere sulla via della ripresa con alcuni buoni spunti e qualche cambio gioco dei suoi. Al Torino serve il miglior Quagliarella e ritrovarlo sarà fondamentale per tornare ad esprimere il gioco granata ai migliori livelli, considerando anche l’importanza ricoperta dal giocatore nei movimenti e nelle giocate della squadra. Il tecnico si è poi giocato il tutto per tutto inserendo anche Maxi Lopez ed andando a comporre così un tridente pesante; l’argentino non ha avuto modo di fare la differenza questa volta discutendo spesso con il direttore di gara per falli di mano esistenti o presunti: anche da lui il mondo granata si aspetta di più per centrare gli obiettivi preposti. L’intero però dell’attacco del Torino non può ricadere solamente sulle spalle, forti ma troppo giovani, di Andrea Belotti.