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Torino, un mercato di riparazione che non ripara: meno punti rispetto all’andata

Approfondimento / Fino all'apertura delle trattative, media 1.43 a partita. Questa è scesa a 1.00 a match dopo l'arrivo di Immobile. L'inserimento dell'attaccante non è stato sufficiente

Redazione Toro News

"La sessione di calciomercato invernale è comunemente detta “di riparazione”, e il motivo è assodato: le società cercano in queste parentesi di rinforzarsi senza stravolgere il roster, andando semplicemente a tamponare quel/quei reparto/i che paiono aver bisogno di una risistemata.

"Il Torino è intervenuto solo in attacco a gennaio, ma il colpo piazzato dai granata ha destato molto clamore nella piazza, risultando forse uno dei rinforzi “più rumorosi” dell’ultimo calciomercato. Purtroppo, però, dati alla mano, l’innesto di Ciro Immobile - certamente condizionato dall'infortunio che lo ha tenuto fuori 50 giorni - non è stato decisivo come ci si poteva attendere, non è bastato, il solo Ciro in entrata non è stato sufficiente. E il ruolino dei granata è addirittura peggiorato da gennaio a maggio. Nella prima parte di campionato, infatti (quindi da Frosinone all’ultima del 2015 contro l’Udinese), il Torino aveva raccolto ben 23 punti in 16 partite (la gara con il Sassuolo è stata recuperata con il mercato di riparazione giù effettuato): una marcia non esaltante, e sicuramente tesa al miglioramento. Miglioramento che nei fatti non è avvenuto: nelle 22 partite di Serie A disputate dal Torino nel 2016, infatti, Immobile e Co. hanno raccolto solamente  22 punti, per una media di un punto a partita.

"Ovviamente, un parziale alibi è costituito dai 50 giorni di stop forzato dell’attaccante prelevato dal Sevilla, ma - in generale - il Toro non è mai riuscito ad entrare in ritmo, perdendo punti clamorosi per strada, e non sfruttando appieno il rinforzo acclamato a gennaio. Segno evidente che il solo acquisto non poteva fare la differenza, a gennaio i granata avevano bisogno di qualcosa in più. 

"Una prima parte di 2016 - quindi - da archiviare in fretta per il Torino, che può solo cercare di migliorare un ritmo che in questi 5 mesi è stato da retrocessione, più che da Europa.