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Per il Torino e per Ventura il futuro è chiaro: “Occorre cambiare”

Approfondimento / Il tecnico granata: "Gli stimoli non devono mai venire meno". Dal modulo agli uomini, ecco cosa bolle in pentola

Gianluca Sartori

"Una rivoluzione, magari no. Ma forti cambiamenti sì: è questo quello che ci si può aspettare da un Torino che ovviamente già in queste settimane sta iniziando a programmare la stagione. L'indizio che ha dato il tecnico Ventura, durante la conferenza stampa di presentazione di Udinese-Torino, sembra abbastanza chiaro. "Dopo anni così importanti e gratificanti, o si cambia lo staff tecnico o si cambia qualche giocatore. Altrimenti il rischio è che gli stimoli poi vengano meno".

"CAMBIA IL MODULO - Ad oggi la permanenza di Ventura sembra la strada più verosimile, tanto è vero che il mister genovese a più riprese ha affermato di avere già pianificato il mercato estivo con il club (ma per dissipare tutti i dubbi si aspetta il termine della stagione). A questo punto la sensazione netta è che i cambiamenti più importanti riguarderanno il modulo di gioco e di conseguenza la rosa di giocatori, che ai nastri di partenza della prossima stagione potrebbe essere molto diversa da quella attuale. Concretamente: si dovrebbe iniziare - sempre che la permanenza di Ventura sia confermata - con il cambio del modulo. Il mister genovese ha in un certo senso dato ad intendere pubblicamente il passaggio al 4-3-3 (o un più mascherato 4-2-3-1 con due esterni offensivi e un trequartista sotto-punta) o in alternativa al 4-3-1-2. Il punto di (ri)partenza dovrebbe quindi essere il ritorno alla difesa a quattro dopo tre stagioni, con una linea mediana a tre perchè il club ha investito cifre importanti su mezzali giovani e di prospettiva come Benassi, Baselli e Acquah. Davanti, l'idea dovrebbe essere quella di ripartire da due attaccanti esterni e una punta centrale; qualora il mercato lo suggerisse, non è escluso il ricorso al modulo col trequartista tra le linee.

 Daniele Baselli, centrocampista classe 1992

"E CAMBIERANNO I GIOCATORI - In base al modulo scelto, si passerà poi alla selezione degli uomini, con il Torino che, scandagliando la rosa che terminerà questo campionato, deciderà chi trattenere e chi lasciar partire. A luglio scorso Ventura partì per il ritiro estivo con una rosa simile a quella della stagione precedente: gli unici due giocatori di rilievo a salutare furono Darmian ed El Kaddouri, con la conferma in blocco per tutto il gruppo di 16-17 giocatori che avevano affrontato l'avventura dell'Europa League. L'estate prossima lo scenario potrebbe essere diverso. Se la parola d'ordine della filosofia con cui si era impostata questa stagione è stata "continuità", con conferme in blocco e acquisti volti a puntellare e allargare la rosa con giovani di prospettiva, quest'anno la parola-chiave potrebbe essere "rinnovamento", a prescindere dalla conferma di Ventura, anzi a maggior ragione nel caso della sua permanenza.

"Questo non deve essere per forza interpretato come una bocciatura collettiva, un modo per scaricare un gruppo di giocatori che ha dato moltissimo in questi anni, e che - nonostante la stagione che sta per volgere al termine sia stata indubbiamente sotto le attese - qualche bella soddisfazione se la è presa. E ci si guarderà bene, in ogni caso, dal buttare a mare tutto quello che è stato fatto: ad esempio, giovani come Belotti e Benassi, che hanno fatto passi in avanti evidenti, dovranno consacrarsi con la maglia granata. Ma dopo tre anni affrontati in un certo modo, cambiare qualcosina si può e si deve.