toro

Toro, almeno l’anno scorso ci facevi divertire…

Il fatto / Il progetto di Mihajlovic vacilla e Lazio e Napoli possono dargli il colpo di grazia

Gianluca Sartori

Doveva essere la stagione del salto di qualità, del "lavoro sui particolari" dopo le basi gettate la scorsa stagione. Qualcosa sta evidentemente andando storto: il progetto di Mihajlovic al Torino vacilla. I numeri non sono dalla parte del tecnico granata, che con lodevole sincerità si era detto assolutamente soddisfatto della squadra costruita, assumendosi le responsabilità di eventuali situazioni negative. E allora se dopo 15 giornate il Toro vince solo quattro partite, è la squadra che pareggia di più in Europa e ha meno punti dello scorso anno (e così probabilmente sarà, a meno di imprese contro Lazio o Napoli, anche alla fine del girone di andata) è a lui che vanno principalmente addossate le responsabilità.

Della partita contro l'Atalanta ha colpito quanto successo nel secondo tempo. Una cosiddetta concorrente per la qualificazione in Europa si è dimostrata nettamente superiore perché, quando ha deciso di alzare il ritmo, le sono bastati otto minuti per pareggiare la partita e diventare padrona della medesima. Tutto questo in trasferta, dove sin qui aveva racimolato pochissimi punti. Per il Torino, il pareggio non è da buttare, come dice Mihajlovic, perché la vittoria la meritava di più la squadra di Gasperini. Resta il fatto che dopo quindici partite siamo di fronte ad una stagione assolutamente anonima.

Nella scorsa stagione, l'andamento del Torino di Mihajlovic non era da Europa, ma almeno a vederlo giocare ci divertivamo, con le partite che erano un caleidoscopio di gol ed emozioni. Nella stagione in atto nemmeno più questo; uno stillicidio di pareggi, che permettono di fare finta che vada tutto bene ma che ormai hanno stufato il pubblico granata, che allo stadio ci va poco e quando ci va, fischia la squadra. Lazio e Napoli sono alle porte: due partite che potrebbero dare il colpo di grazia alle ambizioni del Torino di Mihajlovic.