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Toro, aspetta Zaza e Soriano: saranno decisivi nel momento più opportuno

Focus on / Arriverà anche il loro momento, ed è lì che dovranno fare la differenza

Silvio Luciani

La lamentela più grande degli ultimi anni di ‘Toromercato’ è stata quella di aver allestito rose incomplete. Ruoli scoperti, sostituti mancanti: anche questo ha impedito al Toro di andare in Europa negli scorsi anni. Il caso emblematico riguarda il doppio infortunio di Belotti. I granata si sono trovati a giocare con Sadiq che, con tutto il rispetto, non vale quanto il Gallo e non è un attaccante con cui poter puntare all’Europa. Allo stesso modo a centrocampo, nei momenti in cui Baselli (ma anche Rincon) non riusciva ad offrire prestazioni all’altezza del suo livello, il Torino andava in crisi e non centrava risultati. Si può fare lo stesso esempio per la difesa, con gli infortuni di Lyanco e Ansaldi senza arrivare ad analizzare la situazione delle annate precedenti che sotto questo punto di vista sono state anche peggiori.

INVERSIONE - Poi negli ultimi giorni del mercato sono arrivati nell’ordine: Soriano, Djidji e Zaza. Come noto, il Torino sta trovando l’assetto ideale e, per ora, stanno rimanendo fuori dall’undici titolare due pezzi grossi come Zaza e Soriano, che sono stati gli investimenti più ingenti da parte della società. Nonostante Mazzarri abbia una rosa talmente completa da potersi permettere il lusso di tenere fuori due giocatori così, Zaza e Soriano vengono appellati come “non necessari” o “superflui”, ma sono tutt’altro che questo.

LADIFFERENZA - Non è retorica dire che nel calcio moderno si gioca in 14, e non lo è neanche dire che per centrare obiettivi come l’Europa League c’è bisogno di una rosa ampia e completa in tutti i ruoli. È quello che è mancato negli scorsi anni e che invece quest’anno il Torino ha. Mazzarri può scegliere la formazione tra 17/18 potenziali titolari: arriverà anche il loro momento. Zaza e Soriano saranno decisivi quando il rendimento dei singoli, che adesso sono al top della condizione, calerà. In quelle fasi della stagione si comprenderà l’urgenza di avere sostituti (anche se Zaza e Soriano non lo sono) all’altezza della situazione.

OCCASIONE - La prima di Soriano potrebbe essere già sabato, contro il Parma. Di fronte alla squalifica di Meité, l’anno scorso Mazzarri avrebbe potuto scegliere tra Obi ed Acquah che, nonostante siano professionisti esemplari, non hanno la caratura dell’ex Villarreal: eccola la differenza con lo scorso anno, è questo che può permettere al Toro di essere tra le squadre più attrezzate per centrare l’obiettivo. Zaza e Soriano saranno decisivi, nel momento decisivo: per ambire ad essere una grande squadra è questo il punto di partenza.