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Toro, la grinta di Belotti onora i Caduti di Superga. Ma Dzeko vola con due reti

TURIN, ITALY - MAY 06:  Andrea Belotti of FC Torino reacts during the Serie A match between Juventus FC and FC Torino at Juventus Stadium on May 6, 2017 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Focus on / Il bomber granata prolunga il personalissimo periodo di "magra" in zona-gol. E intanto Dzeko allunga in classifica marcatori...

Nicolò Muggianu

Strano a dirsi: Belotti non segna per la terza partita consecutiva. Il gallo granata infatti, dopo aver siglato l'ultima rete in occasione del match casalingo pareggiato 1-1 contro il Crotone, non è più riuscito a inserire il proprio nome nel tabellino di gioco stentando contro Chievo, Sampdoria e Juventus. E' vero, il ragazzo durante questa stagione ha collezionato numeri mostruosi: 27 reti in 34 partite - con una media di 0.8 gol a partita - abituando talmente bene i propri tifosi che - quando i gol non arrivano anche per un limitato periodo di tempo - subito si grida allo "scandalo". Non si può certo ancora parlare di "crisi" o di "astinenza dal gol" per un giocatore che ha dimostrato in questo campionato di poter far male a tutti: dalla Juventus al Pescara. Belotti infatti non è solamente un puro bomber d'area di rigore, ma piuttosto un giocatore in grado di portare sulle proprie spalle l'intero peso del reparto offensivo e che molto spesso aiuta i compagni. Il derby della Mole del "gallo" infatti - nonostante non sia arrivato il gol - è stato sontuoso: tanta grinta messa in campo e la voglia di lottare come un leone su ogni pallone, non regalando nulla agli avversari. E' questo lo spirito che i tifosi del Torino vorrebbero vedere ogni domenica nei propri giocatori. Lo stesso spirito che il capitano granata ha mostrato dinnanzi alla Basilica al momento della lettura dei nomi dei caduti di Superga. Quel momento ha regalato a Belotti tante emozioni: forza, coraggio e spirito di appartenenza che lo hanno ulteriormente caricato in vista della stracittadina con un riscontro evidente avuto sul campo.

La tanto agognata classifica marcatori intanto continua a cambiare: Mertens - a segno con una doppietta - è sempre più a ridosso del numero 9 granata e Dzeko - autore anch'egli di due reti - allunga in vetta portandosi a 27 gol e a due lunghezze dal "gallo". Lo stesso Higuain con la rete segnata sabato sera si porta a quota 24, alla pari di Icardi e del numero 14 azzurro. Il gol però non è tutto per un attaccante; specialmente per uno come Belotti abituato a lottare per i compagni in ogni zona del campo, anche in fase di ripiegamento. Mihajlovic a fine gara ha provato a dare il suo punto di vista a riguardo: "Belotti? Negli ultimi match è stato un po’ egoista e distratto, io gli ho parlato e lui mi ha detto che è ossessionato dalla classifica cannonieri. Io gli ho detto di stare tranquillo...". A tre giornate dalla fine del torneo dunque, al giocatore granata servirà ritrovare la giusta serenità e quella spensieratezza che lo hanno fatto essere così prolifico fino ad oggi. E se anche non dovesse vincere il titolo di capocannoniere, il suo nome rimarrà ugualmente impresso nel cuore e nella mente dei suoi tifosi.