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Toro, un obiettivo per Mazzarri: fare meglio di Mihajlovic

Il confronto / Con l'Europa ormai lontanissima, ora c'è da spazzare via quel fastidioso paragone con il tecnico serbo: i 53 punti della scorsa stagione, e i 25 del girone di andata, vanno superati

Marco Notaro

"Dopo la sconfitta contro la Roma, il Toro probabilmente dice addio all'obiettivo di inizio stagione, ovvero, la qualificazione in Europa League. Ora toccherà a Mazzarri un compito difficilissimo: quello di motivare i suoi giocatori a dare il massimo in campionato, nonostante l'obiettivo europeo sia ormai difficilissimo da raggiungere.

"MIGLIORARSI- L'obiettivo del tecnico livornese ora può e deve essere quello di fare meglio della scorsa stagione, dove Mihajlovic aveva guidato i granata fino al nono posto in classifica totalizzando 53 punti. Per raggiungere questo risultato il Toro dovrà ancora fare 17 punti nelle restanti undici partite di campionato (una media, quindi, di 1.5 punti a partita). A questo punto della stagione l'anno scorso Belotti e compagni avevano 3 punti in più di oggi, avevano segnato ben 53 gol contro i 36 attuali, subendone però 8 in più. Diventa quasi un obbligo per Mazzarri quello di migliorare il risultato dell'anno scorso, anche per cancellare quel fastidioso paragone con Miha che inizia a circolare fra i tifosi. L'ex allenatore del Watford dovrà di condurre la squadra a fare più punti del girone di andata, in cui i granata totalizzarono 25 punti. Vincere entrambe le sfide per lui potrebbe significare molto, anche perché sono obiettivi che si possono e si devono perseguire per dare ancora un senso alla stagione.

"SUBENTRANTE -  La situazione dopo l'esonero di Mihajlovic in casa Toro non era certo delle più semplici da affrontare, ma lo stesso Mazzarri che sin qui non è riuscito a dare una vera identità alla squadra, almeno dal punto di vista caratteriale. O almeno, l'identità è sempre la stessa, quella di un gruppo con personalità, che nei momenti topici di una partita scompare e si consegna agli avversari. Certo, i paragoni tra la corsa di Mihajlovic nel girone di andata e quella di Mazzarri nel girone di ritorno appaiono quantomeno azzardati, visto che il primo aveva costruito la squadra con i giocatori da lui richiesti nel mercato estivo, mentre il secondo ha preso la squadra a campionato in corso. Detto questo, la stagione può e deve avere ancora un senso. E lanciare i giovani e migliorare i risultati del suo predecessore appaiono ad oggi gli unici obiettivi fattibili per il Toro. I granata dovranno rilanciarsi dopo tre sconfitte consecutive già da domenica, dove allo Stadio Olimpico Grande Torino arriverà la Fiorentina di Pioli.