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Toro, contro la Lazio un Cerci in più

Nel Toro scornato visto a Parma mancava una pedina fondamentale: quell'Alessio Cerci considerato da molti, e probabilmente con ragione, come l'uomo in grado di fare la differenza e di dare una marcia...

Roberto Maccario

"Nel Toro scornato visto a Parma mancava una pedina fondamentale: quell'Alessio Cerci considerato da molti, e probabilmente con ragione, come l'uomo in grado di fare la differenza e di dare una marcia in più ai granata.

"L'UOMO IN PIU'- Finora il pupillo di Ventura ed ex esterno di Roma e Fiorentina ha sicuramente alzato il livello tecnico della squadra, risultando decisivo in diverse occasioni (basti pensare, in ultima analisi, alle reti messe a segno contro Atalanta e Cagliari).

"TRASCINATORE- Al Tardini, a dire il vero, sulle fasce Santana e Birsa non hanno demeritato, confezionando anche in coppia il sigillo dell'1-0; però nel Toro che contro la Lazio vorrà riprendersi tre punti e fiducia, dimostrandosi finalmente ammazza-grandi, uno come lui è assolutamente necessario: non solo per le qualità tecniche di ottima ala, suggeritore e goleador, ma anche per la capacità di trascinare i compagni, sicuramente più tranquilli se consapevoli di avere in squadra un giocatore del genere.

"LE RSPONSABILITA' ESALTANO- Per risollevare il Toro ferito Cerci dovrà caricarsi compagni e tifosi sulle spalle, portandoli ad una vittoria pesantissima, o quantomeno ad una prestazione di sostanza, riscattando anche il gol incredibilmente divorato nel match d'andata.

"Ovviamente il fantasista di Velletri non potrà fare tutto da solo e avrà bisogno del sostegno dei compagni, ma è chiaro che è lui a poter dare quel qualcosa in più al gruppo per fargli fare il salto di qualità, specialmente nei momenti difficili.

"D'altra parte, da sempre, le responsabilità non spaventano i grandi giocatori: li esaltano. E la più che probabile convocazione in Nazionale che dovrebbe essergli recapitata ufficialmente proprio in serata potrebbe rappresentare una vera e propria ciliegina sulla torta.

Roberto Maccario

(Foto Dreosti)