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Toro, contro l’Atalanta tutti aspettano i gol vittoria per l’Europa

L’editoriale di Gino Strippoli / Contro i nerazzutti ultima chiamata per i granata per rimanere sulla scia europea

Gino Strippoli

E’ davvero l’ultima chiamata per il Toro verso ambiti Europei. Se si vuole viaggiare oltre frontiera i granata dovranno vincere contro l’Atalanta di Gasperini, una squadra che, al di là della sconfitta contro il Milan, ha saputo sin’ora reggere il confronto e la velocità delle grandi squadre. Per arrivare a vincere il Toro deve per forza di cose giocare una partita con una fase offensiva che sia vera e produttiva e non solo una gara di contenimento e "catenacciara" come visto contro il Napoli, che sì ha permesso di portare a casa un punto prezioso ma che è stato anche il sintomo dell’anticalcio legato più a non perdere che al giocare davvero a football, cercando di battersi per vincere.

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Innanzitutto questo Toro ha la necessità che le punte granata, sin qui con un bottino in fatto di gol davvero scarno, soli 12 gol, si sveglino al più presto. Poi, chi deve supportare l’azione d’attacco granata ovvero i centrocampisti e i due esterni creino con coraggio, visto che di fantasia ce n'è davvero poca, delle situazioni che mettano in condizioni sia il “Gallo” che uno tra Falque e Zaza di ricevere palloni giocabili per gonfiare la rete. Sicuramente serviranno più cross dal fondo e qui un ruolo importante lo può giocare Ansaldi, forse l’unico terzino che sappia crossare per la testa di Belotti, ma ci si attende anche una sveglia da parte di Meitè, che dopo un ottimo inizio di campionato è apparso in fase discendente e poco entusiasmante per il gioco granata. Idem per Baselli che ha nella tecnica la sua qualità ma che spesso difetta in personalità quando è in campo. Bisognerà vedere che tipo di centrocampo metterà in campo Walter Mazzarri, partendo dal presupposto che mancherà una pedina fondamentale come Rincon, squalificato, che è sempre stato lo scudo vero davanti alla difesa e uomo ovunque per il pressing sul portatore di palla avversario.

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Un centrocampo che ha registrato nelle ultime quattro partite la scalata al posto da titolare di Lukic, giocatore che sta facendo molto bene e sta acquistando partita dopo partita sicurezza nei propri mezzi. Inutile dire che ci si aspetta il risveglio al gol di Belotti e Falque, quest’ultimo da due stagioni a questa parte ha sempre timbrato alla fine campionato un bottino di reti in doppia cifra mente quest’anno sembra aver perso quel guizzo e quel senso del gol che ha fato innamorare i tifosi granata. Per quanto riguarda il Gallo Belotti la situazione paradossale e che mai si è visto un giocatore cosi in forma dal punto di vista atletico e anche gagliardo come trascinatore, da vero capitano. Il problema è che metterlo nelle condizioni di segnare sta diventando sempre più impresa ardua. Per Zaza invece appare inspiegabile il suo rendimento visto che la scorsa stagione a questo punto del campionato spagnolo aveva già realizzato ben 10 reti. Se oggi il Toro vincesse andrebbe a raggiungere la squadra bergamasca a 38 punti e a livello di scontri diretti sarebbe in vantaggio per via del pareggio dell’andata proprio in casa atalantina. Tuttavia non è un impresa facile visto che Zapata e compagni giocano un calcio spumeggiante, ricco di corsa e di fantasia. Una partita, questa, che può decidere il dentro o fuori per entrambe le squadre visto che se perdesse il confronto contro il Toro, l’Atalanta incasserebbe la seconda sconfitta consecutiva intaccando molte sue sicurezze. Per il Toro il discorso è quello legato ad un solo risultato per cercare di rimanere nella scia europea ovvero vincere. Il pareggio servirebbe a ben poco.