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Toro, così non si va in Europa

L' editoriale di Gino Strippoli / I granata poco incisivi e con poca rabbia pareggiano contro un Sassuolo decimato

Gino Strippoli

Caro Toro e caro Mihajlovic giocando partite così, con poca cattiveria agonistica in trasferta e con poca incisività in attacco, l'obiettivo Europa diventa una chimera. Oggi come oggi ci sarebbe da difendere al massimo  l 'ottavo posto. Inutile dunque fare sogni illusori.

Ieri contro un Sassuolo decimato da infortuni era importante vincere per mantenere una media punti europea ed invece i granata hanno rimediato uno stop importante visto che le altre squadre hanno messo le ali, vedi le vittorie dell 'Atalanta (6 punti di differenza), dell' Inter e della Lazio (rispettivamente a +4 e +8 punti) . Il distacco é aumentato sempre più e per raggiungere davvero quel sogno europeo che sembra ormai proibitivo ci vorrebbe una svolta nelle prestazioni sia singole che di gruppo dei giocatori.

Ieri l'approccio dei granata alla partita é stato quello giusto, ma la mole di gioco e di aggressività che ha permesso una certa superiorità non é coincisa con i gol vittoria che l' allenatore granata e i tifosi si aspettavano.

I 29 punti, nonostante siano un record per i granata, sono davvero pochi per puntare all'Europa. Ecco perché occorre davvero una svolta di cattiveria agonistica e, se non arriva questa, non si andrà da nessuna parte.

Ricordiamo che la squadra allenata da Di Francesco era decimata da infortuni e squalifiche e ieri il Toro doveva vincere. Il pareggio é stato una mezza sconfitta.

Belotti é rimasto l' unico vero lottatore di questo Toro, poi bravi i due esterni Barreca e Zappacosta a stantuffare in avanti senza lasciare mai scoperta la propria fascia. Ottima inoltre la prestazione di Falque che si é impegnato molto anche in fase di copertura. Il resto é stato sufficiente ma proprio questa sufficienza é stata un dato negativo. Troppo leggero e a volte addormentato Valdifiori che ha perso troppe palle. La grande delusione é stata ancora una volta Ljajic. Il ragazzo serbo é come se si fosse liquefatto da diverse partite. Controlla male palloni-gol che uno con la sua tecnica non dovrebbe sbagliare commette errori di impostazione ma, sopratutto, gioca per tutto il match "a nascondersi" e ciò non può fare bene a questo Toro. Il Ljajic che ha fatto benissimo ad inizio campionato sembra scomparso, avulso dal gioco e dai compagni.

Di certo il solo Belotti non può portarsi e caricarsi il Toro verso l'Europa e non possono essere le due commesse Iturbe (non gioca praticamente da un anno) e Carlao (che nessuno conosce nemmeno You Tube) a dare la sterzata europea per i granata. I fattori negativi di questa squadra continuano a essere il centrocampo: dove non esiste cattiveria, si gioca con troppi fronzoli e con poca concretezza.

Occorre senza dubbio dare a Mihajlovic un centrocampista che non sia una scommessa ma un giocatore pronto a dare tutto e fare la differenza là in mezzo. Se non arrivasse allora anche Iturbe e Carlao diverrebbero acquisti inutili.

Il dato evidente della partita giocata ieri contro il Sassuolo é stato che lo specchio della porta difesa da Consigli é stato centrato una volta sola con un tiro fiacco e debole di Benassi, poi tanti tiri fuori e due veri pericoli sfiorati con una rovesciata di Belotti, che ha fatto la barba al palo, e una punizione a giro di Falque a fine partita che ha dato l' illusione della rete. Davvero troppo poco é sopratutto caro Toro devi ritrovare carica e rabbia se vuoi sperare ancora nell'obiettivo europeo.