toro

Toro, dopo 10 giornate più ombre che luci

Sono passati due mesi di Serie A e, provando a tirare le somme, si può dire che il Toro abbia dimostrato...

Gianluca Sartori

"LIMITI DEI SINGOLI – In molti si riteneva, alla fine del calciomercato, che la rosa non offrisse sufficienti garanzie soprattutto nei ruoli chiave: portiere, regista e centravanti. Ebbene, dopo dieci giornate quei dubbi non sono stati fugati. Padelli si è dimostrato portiere che alterna all’interno della stessa partita ottimi interventi a pasticci evitabili, e questo non trasmette sicuramente sicurezza alla difesa. Vives, colui che è stato impiegato da regista del centrocampo a 5 da Ventura con più continuità, non sembra essere un giocatore con una caratura tecnica tale da poter essere il perno del centrocampo di una squadra di livello, con tutto il rispetto che si deve a un giocatore che è al Toro da due anni e mezzo e non fa mai mancare il suo contributo. Immobile sta cominciando a trovare la porta con continuità, ha buona tecnica e uno spirito battagliero, ma per ora non è quel centravanti che può caricarsi l’attacco sulle spalle, e vedendo quanto stanno facendo bene per esempio Denis a Bergamo e Toni a Verona, si capisce quanto manchi al Toro un giocatore di quel tipo.

"SFORTUNA E ARBITRI – E’ sempre opportuno ribadire che il Toro è stato vittima di errori arbitrali che gli hanno tolto almeno 3-4 punti in più, il più bruciante dei quali è stato sicuramente quello nel derby. Ma sarebbe inutile oltre che controproducente nascondere dietro alle sviste dei fischietti i problemi della squadra: sta a Ventura e ai suoi giocatori lavorare per migliorare i propri difetti ed essere più forti anche della sfortuna. Il Toro ha comunque di certo le potenzialità per salvarsi tranquillamente come dimostrato per esempio contro Milan, Inter e Bologna, ed evitare ai suoi tifosi un campionato di tribolazioni come lo sono stati gli ultimi.Gianluca Sartori(foto Dreosti)