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Toro: ecco perchè un mercato al risparmio si potrebbe giustificare

Editoriale / Creare grandi aspettative non sarebbe giusto nè calzante

Gianluca Sartori

"Saremo sinceri: non ci si aspetta un mercato scoppiettante, da parte del Torino. Proporre nomi su nomi, al momento, sarebbe poco serio: creare grandi aspettative non sarebbe giusto nè calzante. Per due motivi. Mazzarri ha fatto capire di voler conoscere meglio i giocatori lavorando qualche giorno con loro. E dunque il mercato del Torino, se prenderà fuoco, lo farà nella seconda metà di gennaio, quando tutti avranno le idee più chiare. Secondo motivo: il club granata, presidente Cairo in primis, ritiene di aver costruito in estate una squadra completa in tutti i ruoli. E in tutta onestà, non siamo distanti dalla verità.

"Siamo sicuri che esistono lacune così grandi da colmare? Il vice-Belotti, può farlo Niang, che ha le potenzialità per fare anche la prima punta. Tra Genoa, Juventus e Bologna avrebbero potuto essere almeno tre le reti segnate dal francosenegalese, se non fosse stato per un grande Perin prima e per il palo dell' Allianz Stadium poi. Non dimentichiamo, poi, che ci sono 15 milioni di buoni motivi per continuare a puntare sul buon M'Baye. Sulle fasce il Toro è reduce da un momento di difficoltà, con De Silvestri e Molinaro costretti a giocare sempre, ma presto torneranno Barreca e Ansaldi: davvero servirebbe un innesto, pagato magari fior di milioni?

"Oggi il Torino ha delle potenzialità al momento inespresse, o altrimenti non avrebbe vinto due volte a Roma o messo i brividi all'Inter al picco della sua forma. E' la conduzione tecnica ad essere stata discutibile. Ora, puntare su questa squadra potrebbe essere una scelta saggia, senza andare a toccare ulteriormente gli equilibri di uno spogliatoio che si deve ricompattare intorno al nuovo allenatore. Certo, qualche puntello può servire, magari una pedina a centrocampo; e Mazzarri potrebbe scoprire di avere altre necessità. Sarà poi cosa buona e giusta mandare in prestito chi ha giocato meno, rimpiazzandolo adeguatamente. E potrebbe arrivare l'occasione di compiere delle operazioni per il futuro, stile Lyanco o Milinkovic-Savic. Ma l'impressione è che ad oggi al Torino non serva granchè. A tutti piacerebbe vedere un Toro che a gennaio acquista quattro giocatori che cambino il volto della squadra. Ma stavolta, un mercato invernale al risparmio sarebbe giustificato.