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Toro: i tre motivi per credere nel colpaccio a Bergamo

Editoriale / La squadra è in crescita, la difesa c'è e Belotti ha voglia di riscatto

Gianluca Sartori

Il Toro sta bene, il Toro deve crederci. Per l'Europa i giochi non sono ancora chiusi e la sorte mette di fronte ai granata la partita più importante, a cinque giornate dalla fine, in casa dell'Atalanta settima in classifica. Sarà la cartina di tornasole del campionato: vincere vorrebbe dire arrivare a due punti dai bergamaschi a quattro giornate dalla fine, con la Sampdoria impegnata con la Lazio e la Fiorentina sul campo del Sassuolo ancora non salvo. Ecco alcuni spunti per pensare positivamente alla partita contro i nerazzurri.

1 - LA CRESCITA DELLA SQUADRA - Ha ragione Mazzarri quando dice di vedere una squadra in crescita esponenziale: lo dice la serie positiva delle ultime cinque partite. E lo dice la partita contro il Milan: la squadra sta bene ed ha una sua fisionomia. Reagire dopo un rigore sbagliato seguito da un eurogol subito contro il Milan è un grande segnale. Così come il fatto di aver costretto Gattuso a giocare con il modulo a specchio: vuol dire che nella ripresa il Toro è stato in grado di essere a tratti superiore ad una squadra con sette punti in più in classifica, che dice di credere ancora nella Champions League. E' vero che contro l'Atalanta ci saranno defezioni importanti, ma il gruppo dà oggi la sensazione di essere forte.

2 - LA DIFESA FUNZIONA - E' vincente il cambio modulo pensato da Mazzarri. Da quando il Torino è passato alla difesa a tre, ha subito solo due gol: uno contro il Crotone, a tempo scaduto e sul 4-0, e uno contro il Milan, con Bonaventura bravo a tirare fuori un colpo da maestro. Sirigu risponde sempre presente, il terzetto Nkoulou-Burdisso-Moretti è collaudato e non teme confronti con nessuno. Tutta la squadra sta interpretando bene il calcio di Mazzarri, che predica difesa sull'uno contro uno a tutto campo. Nelle ultime cinque partite, il Toro non si è mai fatto mettere sotto sul piano del gioco.

3 - E BELOTTI... - Dopo l'errore di Verona, il rigore sbagliato contro il Milan. Sarebbero stati due gol in più per Belotti e quattro punti in più per il Toro. Ma già da oggi occorre mettersi tutto dietro alle spalle. Il Gallo prima o poi tornerà a segnare. Chissà che non lo possa tornare a fare nella gara più importante della stagione, contro un'Atalanta a cui non ha mai fatto gol. Ljajic sta bene, è in un buon momento e potrà armarlo come si deve. Di fianco potrebbe avere la verve di Edera, uno che può aprirgli spazi importanti. Se c'è una partita che può permettere a Belotti di mettersi alle spalle tutte le delusioni di questa stagione, è quella di domenica. E lui lo sa.