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Toro, il campo parla chiaro: a Lyanco serve ancora tempo

Il brasiliano non è ancora al top ed è normale che sia così. Mentre Damascan e Ferigra...

Lorenzo Bonansea

"Doveva servire a mettere minuti nelle gambe, e (almeno) quest'obiettivo è stato centrato: Lyanco ha giocato 90' di alti e bassi contro il Milan Primavera nella gara persa dai granata, ossigenando di nuovo le gambe in una partita "vera" per la felicità di Walter Mazzarri. Dal punto di vista qualitativo, però, la strada verso la piena forma del centrale brasiliano è ancora molto lunga e tortuosa: l'errore in occasione del rigore concesso al Milan non è "leggero", ma va ben contestualizzato prima di arrivare a conclusioni superficiali e affrettate. Alibi parziali anche per l'altro "prestito" della prima squadra alla Primavera, quel Vitalie Damascan oggi peggiore in campo dei granata di Coppitelli, mentre ancora diverso il caso dell'ultimo "prestato" Ferigra. Ma andiamo con ordine.

"LYANCO - La classe e la forza fisica sono tra le qualità migliori di Lyanco, che negli spezzoni giocati lo scorso anno con la prima squadra aveva dimostrato di poter diventare presto un titolare dei granata. Il bruttissimo infortunio (per la verità, due consecutivi) lo ha costretto a rimanere fermo per tantissimi mesi, e chiunque abbia giocato a calcio sa bene quanto sia delicato ri-approcciare al campo dopo uno stop così lungo.  Contro il Milan, Lyanco ha dimostrato di essere sulla strada giusta per riacquisire fisicamente quell'esplosività che i tifosi granata avevano ammirato la scorsa stagione. Ma non si può e non si deve pretendere tutto e subito, e l'errore in occasione del rigore concesso al Milan (braccio larghissimo su cross dal fondo) va letto in questo senso: un giocatore fermo per così tanto tempo e non più abituato ai ritmi "psicologici" di una partita vera non può ancora avere la stessa lucidità per 90' ed è normalissimo che sia così. Il Toro attende il miglior Lyanco, che probabilmente tornerà solamente nel 2019 ad essere quello che tutti conoscono.

http://www.toronews.net/giovanili/primavera-le-pagelle-di-milan-torino-2-1-fantasma-damascan-segna-sempre-millico/

"DAMASCAN - Capitolo Damascan. L'attaccante moldavo aveva ben figurato nelle altre apparizioni con la Primavera, ma oggi si è reso protagonista di una prova assolutamente incolore, dando la sensazione di un pesce fuor d'acqua. E di fatto, è proprio questo il punto: il giocatore - che ha saputo solamente questa mattina di dover giocare con la Primavera - si allena costantemente con la prima squadra e da lui non si può pretendere un'intesa così alta con i ragazzi di Coppitelli. L'attaccante è parso un elemento avulso dal gioco granata, non intendendosi con i compagni di reparto e girando spesso e volentieri a vuoto. Tuttavia, dalle sue qualità ci si aspetta comunque di più - perché se è vero che la Primavera non è la "sua" squadra, è anche e soprattutto opportuno che il moldavo riesca a farsi vedere in queste occasioni, cercando per quanto possibile di andare oltre agli schemi.

"FERIGRA - Discorso un po' diverso per Ferigra, tecnicamente un giocatore della prima squadra ma praticamente ancora elemento quasi imprescindibile della Primavera di Coppitelli. Oggi, l'ex Fiorentina ha sbagliato molto, lasciandosi sfuggire Tsadjout in occasione del primo gol del Milan. In generale, quella di Ferigra non appare una situazione facile: il giocatore si allena quasi stabilmente con la prima squadra, ma di fatto gioca solo con la Primavera. In questo limbo, il talentuoso classe '99 sembra non riuscire a districarsi al meglio ed è abbastanza normale. Sta in Mazzarri e in Coppitelli, adesso, trovare la giusta quadra per far rendere al meglio un patrimonio tecnico come l'ex Barcellona.