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Toro: il dramma-Astori evita la contestazione, ma ora per il rilancio c’è la Roma

TURIN, ITALY - OCTOBER 02:  Andrea Belotti (L) of FC Torino is challenged by Davide Astori of ACF Fiorentina during the Serie A match between FC Torino and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico di Torino on October 2, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Approfondimento / La Serie A si ferma dopo la morte improvvisa del capitano della Fiorentina. Ecco come cambiano i piani del Torino

Nicolò Muggianu

Una notizia tragica e inaspettata quella che è arrivata intorno alle 12,15 di domenica scorsa: è venuto a mancare Davide Astori. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che inevitabilmente ha scosso tutta la Serie A e, più in generale, l'Italia calcistica e non. Tutte le gare in programma il 4 marzo sono state rinviate. Il mondo del calcio però non si ferma e deve ripartire in condizioni difficili e dolorose. "La 27° giornata si recupererà tra martedì 3 e mercoledì 4 aprile" ha dichiarato ieri Giovanni Malagò (LEGGI QUI), stravolgendo di fatto i piani e i calendari di molte squadre della massima serie.

SCOSSA - Ma come cambiano i piani del Torino? Per vedere in campo i granata contro il Crotone innanzitutto bisognerà attendere circa un mese. Una condizione che complica ulteriormente il cammino della squadra di Walter Mazzarri. L'ultima settimana infatti è stata vissuta in modo piuttosto tribolato da squadra e tifosi. I supporter granata, scontenti dopo gli ultimi risultati sportivi, si sono fatti sentire: prima il confronto diretto con la squadra dopo la sconfitta di Verona (LEGGI QUI), poi i cori e i petardi esplosi durante l'allenamento a porte aperte di martedì e infine l'eloquente striscione appeso sulle mura esterne dello Stadio Filadelfia. “Chiacchiere e illusioni, ci siamo rotti i c…" queste le parole comparse sabato sera sulle pareti dello storico impianto sportivo. Non ci sono dubbi: la pazienza è arrivata al limite e ora i tifosi si aspettano risposte. Risposte che sarebbero dovute arrivare domenica scorsa contro il Crotone e che invece dovranno inevitabilmente arrivare contro la Roma. Insomma, la situazione umorale della piazza resta la stessa, ma è l'occasione del rilancio ad essere ben più complicata.

PRO E CONTRO - Intanto tra i giocatori granata regna lo sconforto. La scomparsa di un amico e collega è sempre un boccone troppo amaro da mandar giù in così poco tempo ma, nel rispetto di tutti, è necessario tornare a correre e lavorare. Come detto, nel prossimo impegno di campionato il Torino incontrerà la Roma all'Olimpico: una trasferta complicata, in cui i ragazzi di Mazzarri dovranno dare segni di vita ben maggiori di quelli soltanto intravisti al Bentegodi. E se sarebbe stato forse più semplice aspettarsi un risultato positivo contro il Crotone, a Roma la situazione si complica. La squadra di Di Francesco è reduce dalla strepitosa vittoria del San Paolo contro il Napoli e vuole confermarsi tra le principali pretendenti alla corsa-Champions. Venerdì prossimo però non sarà facile: i giallorossi dovranno fare a meno degli squalificati Dzeko e Fazio (LEGGI QUI), oltre a De Rossi (infortunato), e si troveranno di fronte a un Torino con una grande necessità di vittorie. Proiettando lo sguardo al futuro però, anche lo spostamento del match contro il Crotone potrà portare alcuni benefici: innanzitutto Mazzarri recupererà pedine fondamentali come Rincon e Burdisso (l'argentino, squalificato, salterà la prossima partita contro la Roma), e la squadra avrà anche l'occasione di recuperare sia dal punto di vista fisico che psicologico.