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Toro in numeri: Benassi, che crescita! Ma c’è ancora tanto lavoro da fare

Granata ai raggi X / Il centrocampista di Modena è protagonista di una crescita esponenziale, ma la strada per la completa maturazione è ancora lunga...

Federico Lanza

Marco Benassi è, da un anno a questa parte, protagonista di una crescita che non sembra volersi più fermare. Perdonati ( o forse mai messi sotto accusa) i suoi peccati di gioventù, lui che giovane lo è ancora: i fantasmi dell'errore nella scorsa stagione nel derby di andata e l'espulsione contro lo Zenit San Pietroburgo in Europa League sono stati presto cacciati via da un rendimento quasi sempre sopra sopra la sufficienza. Nell'Europeo Under 21 - vinto in finale della Svezia contro il Portogallo - l'Italia ha fatto una magra figura: Benassi, autore di una doppietta contro l'Inghilterra, è risultato uno dei migliori della spedizione italiana in Repubblica Ceca. Il Torino è il principale beneficiario di questa crescita, che ha trovato nel ragazzo classe 1994 una pedina fondamentale per il presente e un punto di forza per il futuro.

 Marco Benassi, autore di un grande Europeo Under 21 e di un positivo avvio di stagione (foto gettyimages)

MIGLIORAMENTI EVIDENTI MA... - In queste prime sette giornate di campionato Benassi ha collezionato 318 minuti, distribuiti su quattro presenze da titolare e due da subentrato dalla panchina. Il suo campionato è iniziato con il botto, grazie all'assist decisivo per Baselli che ha permesso alla squadra allenata da Giampiero Ventura di portare a casa i primi tre punti contro il Frosinone. L'unico gol messo a segno è quello contro il Palermo: scomodando le leggende del calcio...una rete "alla Van Basten", come quella segnata dal campione olandese nella finale dell'Europeo 1988.

 Marco Benassi ha segnato contro il Palermo un gol che ricorda quello realizzato da Van Basten nella finale dell'Europeo 1988 (foto gettyimages)

LA STRADA É ANCORA LUNGA - Tuttavia, il centrocampista di Modena non è un grande tiratore: appena 1.3 tiri a partita durante queste sette giornate. Anche la precisione, con il lavoro quotidiano, farà presto parte del "passaporto tecnico" del giocatore: per ora la percentuale si ferma al 60%. Alle incursioni offensive, comunque, preferisce il lavoro sporco a centrocampo: più di 17 passaggi a partita finiscono a destinazione, con una precisione media complessiva del 79.2%. Un punto su cui migliorare sono i tackle, sintomo di una capacità difensiva ancora acerba: fatica a rubare il pallone agli avversari (meno di un tackle a partita) ma quando ce l'ha tra i piedi dimostra una sicurezza rara per la sua età.