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Toro-Juve, il ricordo di febbraio: ovvero la partita che i granata non devono fare

Focus on / I granata vennero sconfitti 0-1, senza mai dare l'impressione di crederci veramente

Silvio Luciani

Affrontare la Juventus non è mai facile. Lo dimostra la classifica, visto che i bianconeri sono quasi a punteggio pieno, e lo dimostra la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri. A differenza dell'anno scorso, poi, a Dybala e Mandzukic si è aggiunto Cristiano Ronaldo, e i granata dovranno fare dieci volte più attenzione del solito. Il rispetto per la forza dell'avversario non deve, però, tradursi in timore: il Torino deve avere coraggio e determinazione oltre alla classica grinta. Tutte cose che nell'ultimo derby casalingo di febbraio sono mancate ai granata.

REMISSIVI - In quell'occasione i granata avevano giocato una partita troppo timorosa non tanto tatticamente ma a livello di atteggiamento e agonismo. La partita è scivolata via dopo lo 0-1 di Alex Sandro e i granata non hanno mai dato l'impressione di crederci veramente, sembrava volessero solamente limitare i danni. In questo modo la Juventus ha fatto il minimo sindacale portando a casa i tre punti, facendo rammaricare non poco i tifosi granata, che volevano quantomeno una squadra grintosa e volenterosa.

http://www.toronews.net/toro/torino-le-riflessioni-verso-il-derby-il-pressing-alto-sara-replicabile-con-la-juventus/

PROVARCI - Con questo non si vuole dire che il Torino non debba difendersi o comunque attendere la Juve, ma semplicemente che i giocatori dovranno uscire dal campo dopo aver dato il 200% per lasciare allenatore e tifosi soddisfatti, qualunque sia il risultato. Come già analizzato su queste colonne, è difficile adottare un pressing ultraoffensivo per 90 minuti: si è visto a San Siro e ciò è valido a maggior ragione contro una squadra cinica ed esperta come la Juventus. La prima cosa è l'agonismo e la voglia di provare a fare l'impresa, ciò che deluderebbe tutto l'ambiente sarebbe un atteggiamento da squadra sconfitta in partenza.