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Toro, Mazzarri tiene tutti sulla corda: contro il Chievo la prova del nove

Approfondimento / Dopo l'esame-Inter i granata cercano il poker di vittorie. Mazzarri: "Contro il Chievo sarà durissima"

Nicolò Muggianu

"Pensiamo partita dopo partita, contro il Chievo sarà durissima". Queste le parole con cui Walter Mazzarri, al termine del match contro l'Inter, aveva tracciato il solco per il finale di stagione del Torino. Un finale di stagione che si pronostica rovente: a sette partite dal traguardo, l'Europa League dista 5 punti e la vittoria contro la squadra di Luciano Spalletti apre scenari interessanti. Una vittoria contro una "big" che mancava da tanto, troppo tempo e che inevitabilmente contribuisce ad alimentare i sogni e le speranze di giocatori e tifosi.

SQUADRA - Non ci sono dubbi: il tecnico di San Vincenzo sabato scorso si è preso una bella rivincita. Le quattro sconfitte consecutive sono ormai alle spalle, ma per crescere ancora servirà mantenere la concentrazione a livelli altissimi. "Abbiamo passato momenti difficili, una bella vittoria contro una grande squadra - ha continuato il mister granata nel post-partita -. Sono contento, se corriamo tutti e se facciamo le cose da squadra possiamo vincere contro chiunque”. Forse per la prima volta dal suo approdo sotto la Mole, la mano di Mazzarri si è vista con chiarezza per tutto il corso del match. Un segnale importante, che conferma la bontà del lavoro svolto in settimana dal tecnico. Insomma, era solo questione di tempo.

CONFERME - Ora però servirà confermare quanto di buono mostrato contro l'Inter. La partita contro i nerazzurri ha senza dubbio messo in evidenza segnali incoraggianti, ma ora la prova del nove sarà quella del Bentegodi. Il Chievo, si sa, non è mai un cliente facile e - viste anche le difficili condizioni di classifica - la squadra di Maran si giocherà il tutto per tutto con la speranza di uscire al più presto dalla "zona rossa". Non c'è dunque tempo festeggiare. La concentrazione dovrà essere massima e Mazzarri si aspetta lo stesso spirito di sacrificio mostrato dai suoi giocatori contro l'Inter: "Lo spirito di sacrificio che hanno avuto Adem e Iago – giocatori di qualità – significa che stiamo diventando una squadra con la S maiuscola. Questi sono segnali. L’identità deve essere sempre quella, contro chiunque. Ora io già ricomincio a martellare".