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Toro, metabolizzare il 3-5-2

Il Toro è un cantiere aperto, verissimo. La campagna acquisti fin qui condotta è la...

Redazione Toro News

"Il Toro è un cantiere aperto, verissimo. La campagna acquisti fin qui condotta è la 'meno peggio' dell'era Cairo, altrettanto vero. So bene la sorpresa che una frase del genera susciterà a molti lettori, ma vi esorto a ricordare le vostre sensazioni 24 ore prima della sfida contro il Pescara. Inoltre, di esordi stagionali ne abbiamo visti di ben peggiori. La squadra ha creato molte occasioni da rete, di azioni corali ne abbiamo viste diverse e le ragioni della sconfitta, io credo, stanno in un punto che esporrò nelle prossime righe.

"Provo quindi a giudicare la squadra nel suo insieme a prescindere dal risultato finale del match di Coppa Italia e le conclusioni (per forza di cose parziali visto che la stagione è appena iniziata) che ne traggo è che non mi preoccupa troppo l'attacco, tantomeno la paventata mancanza di un regista (un Bellomo ai livelli di Pescara lo ritengo all'altezza), e neanche l'assenza di un terzino sinistro naturale (sono sicuro arriverà entro la fine del mercato) o l'utilizzo di Cerci come seconda punta (e dunque una rendita ben inferiore di quando schierato come esterno).

"Quello che mi preoccupa maggiormente è l'assetto difensivo. Il passaggio da una difesa a 4 ad una a 3 non si metabolizza nel giro di due mesi estivi, a meno che la squadra non possa contare su giocatori di livello internazionale. Il cambio è drastico e il successo o il fallimento dell'intepretazione del nuovo modulo non dipende esclusivamente dalle prestazioni dei tre difensori centrali. Tutt'altro. Parliamo di assetto difensivo, e non di difesa. E' la squadra tutta (prima punta compresa) che deve entrare nella logica della difesa a tre. I movimenti devono essere armonici, in particolare in fase di non possesso. In nessun'altro modulo come in quello a 3 dietro ciascun giocatore deve aver ben chiaro in mente cosa fare ed essere nel posto giusto al momento giusto. La sfida diventa ancor più grande allorché chi è rimasto deve 'imparare' un nuovo assetto tattico, e chi è appena arrivato deve sapersi integrare nel nuovo gruppo. Sono meccanismi che solo la pazienza e tante gare possono oliare a dovere. Un esempio? Se un Glik o un Bovo 'staccano' per andare a chiudere l'avanzata di un esterno, è chiaro che diventano birilli da saltare se non vengono accompagnati da tutta, e ripeto tutta, la squadra. Nei primi così come negli ultimi dieci minuti di gara, quando il fiato è corto e la mente poco lucida.