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Toro, Niang a caccia di conferme. E Cairo lo lancia come prima punta…

Focus on / Dopo essersi sbloccato contro il Verona, il senegalese deve confermarsi. E Cairo: "Senza Belotti può fare anche la punta..."

Nicolò Muggianu

Niang e il Torino: un rapporto nato già agli albori dell'estate, ma concretizzatosi soltanto poche ore prima del 'gong' finale del calciomercato. Una nuova avventura, in una piazza bollente e notoriamente esigente. L'approccio con i tifosi del Toro non è certo stato dei migliori: una forma fisica precaria e un atteggiamento a tratti indolente hanno particolarmente indispettito il popolo granata, alla ricerca di doti come la 'garra' e la grinta. Un principio di contestazione, poi il gol contro il Verona arrivato come una vera e propria liberazione. Dopo la rete rifilata a Nicolas, l'ex Milan sembra essersi tolto parte del macigno che si portava sulle spalle dal suo arrivo sotto la Mole. Sensazione confermata anche dall'ottima prestazione messa in campo con la maglia della Nazionale: contro Capo Verde, Niang è entrato dalla panchina per poi incidere sul risultato, entrando da protagonista in entrambe le reti segnate dalla sua nazionale.

"Dopo il gol, ho visto il Niang che conoscevo. La testa è molto importante per un giocatore come lui...". Parola del presidente Urbano Cairo, che qualche giorno fa ai microfoni di Sky Sport aveva provato a coccolare quello che è a tutti gli effetti l'acquisto più caro della storia del Torino. Ma con l'infortunio di Belotti, Niang e il Torino vivranno un mese particolare. Senza il suo bomber nonché uomo simbolo, dovranno essere altri giocatori a dividersi le responsabilità che prima pesavano sulle spalle del 'Gallo'. Se Baselli è già pronto a rilevare l'onere e l'onore della fascia da capitano (QUI I DETTAGLI), anche a Niang toccherà fare la sua parte.

Che giochi sull'out di sinistra o al centro dell'attacco, già a partire della trasferta di Crotone, il nazionale senegalese dovrà prendersi più responsabilità e provare, insieme a Ljajic e Iago Falque, a sopperire all'assenza di Belotti. Ma in che ruolo lo schiererà Mihajlovic? Lo sapremo solo domenica. Intanto, Cairo si è fatto un'idea: "Non penso prenderemo un nuovo attaccante a gennaio - ha dichiarato il patron granataa margine della '18° edizione del premio Cairo' - Abbiamo preso Sadiq e abbiamo Niang che può fare anche la punta. Niang, che ha dato segnali forti e sul quale punto tanto". Insomma, il presidente crede in lui. Mihajlovic non è da meno. Ma forse ora, con l'assenza di un vero leader tecnico e carismatico come Belotti, è lecito attendersi qualcosina in più da un giocatore con il suo talento.