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Toro, recriminare non serve più: la Juventus è un capitolo chiuso

Nikola Maksimovic dopo il Derby della Mole

Il punto / La sconfitta ancora brucia, soprattutto per il modo in cui è arrivata: ma adesso basta, contestare è inutile

Gualtiero Lasala

"Quanto brucia perdere un Derby? Il Torino ne sa qualcosa, è una sorta di esperto in materia, ultimamente. Vedere la propria squadra non riuscire a competere contro i cugini, per un motivo o per l'altro, pesa molto, sopratutto sul morale. Nella giornata di ieri i tifosi del Toro, accorsi in massa a sostenere la propria squadra nonostante il momento assai complicato, hanno visto gli uomini di Ventura cadere davanti ai loro occhi, ma lottando - a tratti - con grande grinta e coraggio. Si è gridato allo scandalo per delle decisioni discutibili di Rizzoli, ma ormai questo evento appartiene al passato.

"Il Torino è inferiore alla Juventus, soltanto uno sciocco potrebbe dire il contrario: i granata hanno una storia e un percorso diverso, che li distingue e li rende comunque fieri. Adesso, dopo il match e le calde contestazioni, è inutile continuare a recriminare sugli episodi, perché non sarebbe utile né ai giocatori (che passano in secondo piano) né ai tifosi, che non otterranno nulla. Questo è il momento di avere coraggio: supportare una squadra che continua a perdere, che nelle ultime sedici partite ha vinto soltanto due volte, è un'azione coraggiosa, ma giusta. Il Toro, in questa annata, è stato deludente, certo, soprattutto per le aspettative di inizio campionato, quando addirittura si sentiva il folle odore di Champions League.

 Marco Benassi, un giovane granata che può dire e dare ancora molto al Torino

"Il momento attuale è tanto complicato, ma una crisi non può durare per sempre, ci sarà sempre un momento di massima depressione, per cominciare la risalita: bene, questo anno, ed in particolare questa sconfitta, per come è arrivata, può essere il punto di crollo definitivo. Per riuscire a imboccare la strada della ripresa occorre fare una cosa, prima di qualsiasi altra: accettare tutto questo, accettare le sconfitte, il rimpianto, l'ingiustizia. Solo così si può ripartire, e si può mettere una buona base per il futuro. Non è la prima volta che il Toro attraversa un momento negativo, e mi dispiace ammettere che non sarà neanche l'ultima: ma adesso basta piangersi addosso, bisogna guardare avanti, con gli occhi ben puntati su quei giovani che, nonostante tutto, stanno facendo un gran bene e saranno il futuro del Toro. Tutto questo passerà, basta solo avere pazienza e coraggio.