Toro, se il Cuneo può essere un’occasione. Il “borsino” delle seconde linee

Se Walter Mazzarri ha fatto arrivare il Cuneo al Filadelfia, per un allenamento del giovedì, un motivo ci sarà. Ed era l'intenzione di dare un'occasione a chi ha giocato di meno, da quando lui è arrivato sulla panchina del Torino. Il fatto di essere arrivato a stagione in corsa, con la necessità immediata di fare punti, ha reso il tecnico granata poco incline agli esperimenti. Di conseguenza, mister Mazzarri - al di là dei cambi di modulo - ha quasi sempre puntato sullo stesso undici iniziale, con pochissime variazioni sul tema. Il portiere Sirigu, i difensori De Silvestri,N'Koulou, Burdisso e Molinaro, i centrocampisti Obi, Rincon, Baselli, Ansaldi e in un'occasione Acquah, gli attaccanti Falque, Niang, Belotti e Berenguer. Tutti gli altri giocatori della rosa granata hanno sin qui giocato poco e avevano bisogno di essere valutati; sia per un loro stabile inserimento nelle rotazioni del campionato in corso, sia per convincere Mazzarri a sceglierli per il futuro del Torino. Da giugno, infatti, il tecnico toscano indicherà alla società chi confermare e chi no, dando il via alla sua rivoluzione.

"LYANCO E BONIFAZI - C'è chi è appena rientrato da un infortunio, come Lyanco. Il difensore brasiliano ha affermato alle telecamere di Torino Channel di essere pronto per giocare, ma inevitabilmente prima dovrà convincere Mazzarri, che non lo conosce ancora bene. Kevin Bonifazi, invece, si allena regolarmente da tempo, ma davanti a sè ha giocatori intoccabili come N'Koulou e Burdisso, e questo rende complicata la sua situazione. Voci di corridoio sussurrano che l'ex Spal stia guadagnando posizioni nel gradimento di Mazzarri. A sinistra c'è Antonio Barreca, stimato dal tecnico toscano, che però vuole farlo crescere dal punto di vista difensivo.

"IN RIBASSO - A centrocampo, sono invece in discesa le quotazioni di Valdifiori: Mazzarri preferisce giocatori di gamba e fisico piuttosto che un metodista puro come l'ex Empoli. In attacco, Simone Edera sta colpendo anche Mazzarri, dopo Mihajlovic; il talento e la voglia di emergere del canterano in granata non sono in discussione. E dopo l'ingresso in campo nel derby, c'è da scommetterlo, ci saranno altre chances di farsi notare. Infine, la delicata situazione di Adem Ljajic: all'orizzonte c'è la permanenza al Toro, il lavoro per convincere Mazzarri a coinvolgerlo in squadra è appena iniziato