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Toro, un’iniezione di fiducia verso il ciclo della verità

L'Editoriale / La vittoria di Roma può dare consapevolezza: i granata devono tenere i piedi per terra e dimostrare di essere da Europa. Non c'è più tempo per le altalene, la Spal è la prima di una serie di cinque partite da non sbagliare

Lorenzo Bonansea

"Solo belle cose, su questo Toro di Coppa Italia. I granata vincono a Roma con qualche cambio importante nell'undici titolare e si qualificano per i quarti di Coppa Italia, otto anni dopo l'ultima volta. E le cose belle non sono finite: già, perché proprio quelle seconde linee lanciate in campo da Miha si rivelano le grandi sorprese della serata romana. Stiamo ovviamente parlando di Edera e Milinkovic-Savic, il primo a segno, il secondo migliore in campo con tanti interventi decisivi e un rigore parato. Insomma, il Toro torna a casa con tanta positività - ingrediente fondamentale per il futuro prossimo: già, perché da oggi si pensa alla Spal, un appuntamento da centrare senza se e senza ma, per aprire al meglio un nuovo ciclo di partite che diranno se questo Toro è davvero da Europa. Una volta per tutte. Però, questa volta, i piedi devono rimanere ben saldi a terra. Perché i voli pindarici non servono e non sono mai serviti a questa squadra.

"Certo, c'è stata anche fortuna nella serata dell'Olimpico, ma senza la buona sorte dalla propria parte è difficile immaginare di portare a casa il risultato contro la miglior difesa del campionato. Detto questo, la partita di ieri sera ha sicuramente dato una scossa importante al morale granata: dopo la sconfitta contro il Napoli, serviva una prova convincente (sì, contro un'altra "grande") per risollevare spirito e ambizioni. Ambizioni che non possono essere tenute a freno adesso. Adesso che il calendario offre Spal e poi Genoa, per poi ribaltarsi e ricominciare nel ritorno con Bologna, Sassuolo e Benevento. In mezzo, il derby del 3 gennaio all'Allianz Stadium con i palio la semifinale di Coppa Italia: e questa volta le figuracce devono essere evitate. Tornando al campionato, ecco cinque partite fondamentali che definire alla portata sarebbe riduttivo: questo Toro ha dimostrato sinora di sapersi esaltare contro (quasi tutte) le grandi squadre, ma di abbassare colpevolmente la guardia contro le squadre di pari o inferiore livello - come ricordato anche ieri da Mihajlovic.

 ROME, ITALY - DECEMBER 20: Simone Edera of Torino FC celebrates after scoring the team's second goal during the TIM Cup match between AS Roma and Torino FC at Olimpico Stadium on December 20, 2017 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

"Questo mini-ciclo dirà la verità, inequivocabile a questo punto della stagione, sulle reali ambizioni che può avere questo Toro altalenante nelle prestazioni e nei risultati. Un Toro che sa stupire, come a Roma e a Milano, e deludere - come nei pareggi contro Verona, Crotone e Chievo. Un Toro che adesso è chiamato a farsi vedere per quello che è realmente, in un senso o in un altro. A partire da sabato, quando a Ferrara ci si gioca tanto - tantissimo. Dopo la Roma, Belotti e compagni devono tornare sulla terra - perché contro la Spal c'è in palio un pezzo importante di stagione.