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ToroTalk, cosa pensiamo del mercato invernale: come cambia la corsa all’Europa?

Le nostre valutazioni / Alcune domande sull'ultimo mercato invernale a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sull'operato del Toro e delle altre concorrenti all'Europa

Redazione Toro News

Tre domande, altrettanti pareri in merito. I nostri pareri, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroTalk: tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sulla sessione di calciomercato appena conclusa. Toro e non solo. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Gualtiero Lasala, Alberto Giulini e Diego Fornero.

Europa League. Come cambiano gli equilibri e chi sono, a mercato concluso, le principali candidate?

Gualtiero Lasala - Gli equilibri non sono cambiati di molto, per le squadre che lotteranno per l’Europa League. Ci saranno sicuramente in corsa il Milan, la Fiorentina, la Roma, la Lazio, il Sassuolo e il Parma. Tutte queste squadre, insieme al Torino, possono ambire ad un settimo posto che però sappiamo non poter bastare più. Di certo ci sono stati acquisti importanti da alcune delle pretendenti, ma il Toro non si deve spaventare e continuare sulla strada che ha intrapreso. I margini per fare bene ci sono.

Alberto Giulini - Penso che questo mercato non abbia cambiato più di tanto gli equilibri in zona Europa: dal quarto posto in giù continua ad essere tutto aperto. Sulla carta le romane sembrerebbero avere qualcosina in più, anche se non stanno rendendo secondo le aspettative. Continuo a vedere Toro, Milan ed Atalanta sullo stesso piano, leggermente favorite rispetto alla Fiorentina. Sampdoria e Sassuolo, invece, le vedo un gradino più giù. Nonostante l’attuale classifica, infatti, credo che alla lunga i blucerchiati inizieranno a calare come già avvenuto nelle scorse stagioni.

Diego Fornero - L'eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia ha reso la corsa all'Europa più stringente, perché - di fatto - ora sarà il sesto posto a qualificare e non più il settimo. A mercato concluso, difficile non vedere Atalanta e Sampdoria come le più accreditate per giocarsela fino alla fine: entrambe hanno trovato giocatori che sanno fare la differenza (Quagliarella e Zapata sono nell'anno di grazia) e potrebbero addirittura sfruttare le discontinuità di Roma e Lazio per tentare la scalata ai piani nobili. Inoltre, non scordiamoci una Fiorentina che, seppure a pari punti coi granata, al momento sembra avere una particolare qualità nel gioco, oltre a un talento purissimo come quello di Chiesa. Il Toro, da questo punto di vista, purtroppo lo vedo indietro, sia come ampiezza della rosa, sia come qualità complessiva. Inoltre, bisognerà guardarsi le spalle dal Parma (che ha fatto un mercato importante) e dal Sassuolo. Insomma, ci sarà da pedalare...

Come valuti il mercato delle concorrenti per l’Europa League?

Gualtiero Lasala - Lo valuto come più che sufficiente… anche troppo forse. Acquisti come Piatek per il Milan, ma soprattutto Muriel per la Fiorentina, potrebbero cambiare gli equilibri. Boateng che ha lasciato il Sassuolo non sarà di grande aiuto, ma i neroverdi hanno una base solida sulla quale lavorare. Il Parma, invece, già rivelazione del campionato, ha preso Kucka, che può rinforzare ancora di più la rosa. Ma, come ho detto, il Toro non deve spaventarsi: la rosa che ha a disposizione Mazzarri è di livello, e il lavoro pagherà.

Alberto Giulini - La Fiorentina con l’acquisto di Muriel è quella che si è mossa meglio. Riguardo alla Viola, però, c’è da dire che si è trovata a dover fronteggiare il rendimento di Simeone, Gerson e soprattutto Pjaca che è stato nettamente al di sotto delle aspettative. Sicuramente si è mossa bene in questa sessione, ma continuo a non vederla superiore al Toro. Discorso simile per il Milan: Piatek un giocatore di grandissima qualità, che va però a prendere il posto di quell’Higuain che avrebbe dovuto trascinare i rossoneri in Champions con i suoi gol. Insomma, è intervenuto sul mercato chi ne aveva davvero bisogno per rimanere in linea con i propri obiettivi

Diego Fornero - Partiamo da un presupposto: nessuno ha fatto un mercato "da Playstation", ma acquisti mirati, come è giusto che sia a gennaio. Indubbiamente, le "concorrenti" hanno fatto più di qualcosina per rinforzarsi: Muriel, se si conferma quello di queste prime settimane, è un potenziale colpaccio per la Fiorentina. Gabbiadini e Sau daranno una mano alla Samp di Giampaolo. Ibanez è una bella scommessa per Gasperini, anche se difficilmente toglierà il posto a qualche titolare. Inoltre, alle spalle del Toro, il Parma ha piazzato una bella serie di colpi e oggettivamente si presenta rinforzato a mercato chiuso. Si tratta, in tutti i casi, di mercati più che sufficienti.

Un giudizio sulla rosa che finirà il campionato. Manca ancora qualcosa a questo Torino? In che ruolo?

Gualtiero Lasala - A questo Toro io avrei aggiunto un centrocampista, non per la poca qualità dei giocatori attuali, ma per le esigenze. Come è successo, quando mancano due o più mediani, il Toro fa fatica ad essere pericoloso come sempre. Per il resto, la difesa è solida, l’attacco ha bisogno di acquistare fiducia per diventare davvero una mina vagante, per non parlare del portiere di altissimo livello. Il Toro deve crederci in questa Europa.

Alberto Giulini - Probabilmente un innesto sulla trequarti sarebbe stato utile, ma è difficile trovare un giocatore in grado di spostare gli equilibri a gennaio. A questo punto penso che Mazzarri sia orientato a giocare sempre più con Belotti e Zaza supportati da Iago Falque. In questo modo, infatti, si potrebbe migliorare dal punto di vista realizzativo. I due centravanti li ho visti in crescita, l’intesa si sta affinando: possono davvero essere una coppia devastante. Non penso che la coperta sia corta a centrocampo: ipotizzando Rincon-Meité coppia titolare, rimarrebbero ancora Baselli, Lukic e Ansaldi, che si è disimpegnato molto bene in mediana. Avrei forse tenuto Lyanco come prima alternativa ai tre difensori, ma capisco la scelta di farlo giocare con continuità per ritrovare la migliore condizione. In ogni caso si può attingere anche dalla Primavera, che mai come in questa stagione è ricca di giocatori davvero talentuosi. Andrò controcorrente, ma penso che questa rosa abbia comunque tutte le carte in regola per giocarsi un posto in Europa.

Diego Fornero - Banale dirlo, ma è chiaro che qualcosa manchi, anche solo perché sono andati via un attaccante (Edera), un centrocampista (Soriano) e un difensore (Lyanco), che non sono stati rimpiazzati. Certo, non si tratta di giocatori che finora avessero goduto di particolare minutaggio, anzi... Ma comunque di alternative che Mazzarri non avrà più a disposizione, salvo affidarsi ai ragazzi della Primavera o, per quanto riguarda la retroguardia, allo sconosciuto Singo, uno che potrebbe rappresentare o una scommessa pazzesca o poco più che uno scherzetto (ricordate Menga e Kabasele? Ci siamo capiti). Con una squadra decima in classifica, non fare mercato temo dia un segnale poco rassicurante al gruppo e alle concorrenti, quasi a voler dire: "Siamo a posto, ci va bene così". Ecco, da questo punto di vista mi sarei sicuramente aspettato, o perlomeno avrei sperato, in qualcosa di più.