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Tra ambizione e rosa all’altezza: Miha, assunzione di responsabilità

Match day / Il mister granata non si tira indietro e lancia la volata europea: "Se falliamo sarà colpa mia"

Nikhil Jha

"Non si è mai nascosto Sinisa Mihajlovic. Non l'ha fatto nemmeno nella conferenza stampa pre-Benevento, la prima con il mercato chiuso. Un mercato che ha apertamente soddisfatto il tecnico ("Ringrazio la società"), ora con tutte le carte in regola per puntare alla scalata europea. Il primo a crederci è proprio lui: "Io penso che noi quest’anno siamo più avanti di Fiorentina e Atalanta, come organico. Con la Lazio più o meno alla pari, mentre le altre (Roma, Inter, Milan, Napoli e Juventus) credo siano più forti". L'obiettivo è quello di giocarsela fino alla fine, con l'atteggiamento da leader a 360°: "Se non si arriva [in Europa], sarà colpa mia".

"Dichiarazioni chiare di come il clima in casa granata sia di estrema fiducia. Nessun alibi, nessun dubbio. La squadra c'è, e anzi "è l’unica squadra che ho mai avuto che sia stata costruita per gli obiettivi che deve raggiungere", ancora una volta a sottolineare la bontà del lavoro della società compiuto in estate.

"Il giudice supremo, ora, sarà il campo. È vero che il Torino è da più parti etichettato come la possibile sorpresa del campionato, capace di inserirsi dopo le big o, come accaduto all'Atalanta l'anno scorso, addirittura in mezzo, ma la prova del pallone sarà fondamentale, a partire dall'ostica ma abbordabile partita del Vigorito, che certamente i granata non dovranno sbagliare, se si vorrà davvero evitare di fare "un campionato in casa e uno in trasferta". Finalmente le carte sono in tavola, e adesso di pensa a come giocarle: il Benevento sarà il primo test, ma ci saranno in complesso "36 battaglie" da conquistare per ottenere quel posto al sole come ormai dalle parti del Po si inizia a sognare con insistenza.