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Udinese-Torino: ampiezza sulle fasce e con un jolly tattico per De Canio

Luigi De Canio, allenatore dell'Udinese: contro Ventura ha sempre perso

Verso il Friuli / Il tecnico si affiderà al modulo a specchio, ma la posizione di Bruno Fernandes può fare la differenza

Lorenzo Bonansea

"Gigi De Canio è approdato ad Udine per risollevare una squadra pericolosamente vicina alla zona retrocessione, e garantirle una più o meno comoda e serena salvezza. Il risultato può dirsi parzialmente acquisito, considerato il rassicurante +6 sul Palermo che può ora “vantare" la formazione friulana. Ma cosa ha cambiato, dal punto di vista tattico, l’allenatore dell’Udinese?

"Per quanto riguarda il modulo, De Canio ha subito puntualizzato appena arrivato ad Udine, che non avrebbe “toccato” la difesa a tre. La filosofia del tecnico è dunque quella del 3-5-2, o meglio, del 3-4-1-2, anche se l’effettivo schieramento dipende dall’avversario e quindi dal tipo di partita che si è in condizione di fare. La discriminante, il jolly di questo sistema è Bruno Fernandes: il portoghese, infatti, è stato più volte schierato a ridosso delle due punte, col compito di fare da connettore tra centrocampo ed attacco, con licenza di offendere. e le prestazioni del talento classe ’94 sono state sinora molto positive.

"Per  il resto, il sistema di gioco adottato da De Canio è pressoché lo stesso già costruito dal suo predecessore Colantuono: gioco in ampiezza sulle fasce - con Widmer ed Edenilson (o Adnan) pronti ad offendere, oppure gioco tra le linee sul trequartista Fernandes, chiamato ad innescare i movimenti e contromovimenti delle punte.

"Udinese e Torino scenderanno presumibilmente in campo con il medesimo schieramento tattico, anche se con un’idea di gioco nel DNA chiaramente differente. De Canio, dunque, verso il modulo (quasi) a specchio, un’arma a doppio taglio da non sottovalutare.