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VAR e arbitri: Cairo ineccepibile, e la sua proposta non si può ignorare

Editoriale / Non più polemica, ma mediazione: il cambio di strategia del presidente

Gianluca Sartori

"Finalmente un presidente che non si limita a lamentarsi, ma propone soluzioni in modo costruttivo. Urbano Cairo ha sfruttato la domenica per prendere posizione mediaticamente dopo la partita tra Torino e Fiorentina. Sebbene non ci siano stati episodi palesemente incisivi sul risultato (il contatto Biraghi-Belotti è opinabile e non clamorosamente da rigore), la partita è ugualmente terminata tra le polemiche per l'acclarato malessere di Mazzarri, espulso durante il primo tempo, nei confronti della classe arbitrale.

"Cairo in questo caso ha agito intelligentemente, a nostro modo di vedere. Non ha sconfessato il proprio allenatore, ma anzi si è schierato dalla sua parte nel merito della questione, sottolineando ancora una volta i numerosi e oggettivi torti arbitrali subiti. Allo stesso tempo, ha fatto capire che è il momento di smorzare i toni spostando la partita contro gli arbitri (perchè ormai di questo si tratta) dal piano dell'aperta polemica a quella dell'avanzamento di una proposta. Giusto così, perchè il muro contro muro non aveva sin qui pagato; il Torino non ha avuto in questo campionato quell'equità che chiedeva. Anzi: più il club si lamentava, più accadevano errori palesi (il rigore su Izzo non fischiato contro il Bologna è un esempio lampante).

"Quindi il cambio di strategia: non più polemica ma mediazione. Dalla premessa di rinnovata fiducia verso la classe arbitrale espressa nel pomeriggio a Radio Rai ("gli arbitri italiani sono molto preparati, ora abbassiamo i toni della polemica") alla mossa in diretta nel salotto serale di Sky Calcio Club. Cairo ha modificato la sua proposta originale di qualche giorno fa: Var a chiamata non più degli allenatori ma dei capitani, perchè più vicini allo svolgimento dell'azione. Un'idea volta non certo a svilire il ruolo degli arbitri, che rimarrebbero gli ultimi decisori nell'interpretazione delle situazioni di gioco, ma semplicemente ad allargare l'utilizzo del Var e la verifica degli episodi quantomeno dubbi, visto che il meccanismo attuale non si sta rivelando sufficiente a placare le polemiche. Una proposta che ora le alte sfere del calcio (Figc, Aia, Lega Serie A) sono chiamati a valutare con attenzione.