gazzanet

Ventura ct, Cairo: “Vecchio? Ha grandi energie. Mihajlovic erede”

Le parole / Il presidente granata sul nuovo incarico del suo ex allenatore: "Ha fame da vendere, in Europa mi predisse che avremmo fatto grandi cose"

Redazione Toro News

"E' iniziata ufficialmente l'avventura in Nazionale di Giampiero Ventura, e Cairo, che bene l'ha conosciuto negli ultimi 5 anni, dice la sua sull'Italia che verrà: "Ventura non è vecchio, anzi ha grandi energie. Prepara partite per 10-12 ore, forse è arrivato tardi al calcio importante, ma per questo ha ancora più fame. Grande scelta. Da subito un'impronta alle squadre che allena, sarà un'Italia piacevole, di carattere, giovane. E' un maestro di tattica, sarà sicuramente un valore aggiunto. In Europa mi disse: «Sono tutte prevedibili, possiamo sorprendere...». E infatti abbiamo fatto una grande Europa League".

"Cairo poi continua, sulle colonne della Gazzetta dello Sport: "Gli assistenti? Sullo bravissimo, l'ombra di Ventura. Ottimo anche dal punto di vista umano, sbroglia quelle situazione nelle quali il mister non vuole entrare. Zinetti è la coscienza critica di Ventura, Innocenti è feroce: fa allenare duro anche i più svogliati. Ma non vi dirò chi [ride]".

"Come inizio l'avventura al Toro: "Di Ventura mi parlò Petrachi che l'aveva conosciuto da giocatore a Venezia e da ds a Pisa. Ci incontrammo, mi piacque, ci accordammo immediatamente. E' un uomo intelligente, sensibile, simpatico e ironico. Difetti? Non posso, sono stato suo testimone di nozze...Dicono sia permaloso, anche se io non ho mai avuto problemi con lui, mai litigi in 5 anni".

"Tuttavia, non è sempre stato rose e fiori: "Il momento più difficile durarono le quattro sconfitte consecutive di novembre 2014, era mortificato, lo spronai. Fu la stagione della'avventura in Europa e della nuova qualificazione sfiorata. Se non fosse arrivato Tavecchio avremmo proseguito fino al 2018, come da contratto".

"Cosa ha lasciato Ventura al Torino, e viceversa? "Mi ha ispirato  livello di gestione. Ho imparato a consegnare in fretta la rosa al tecnico, senza aspettare le ultime ore di mercato, e cercare ragazzi seri, per avere uno spogliatoio unito. Da noi, lui ha imparato ad essere più concreto: a Torino non basta la prestazione, la piazza è esigente, e io ho caricato il mister. Ha aumentato la propria autostima, è arrivato a risultati importantissimi".

"Ora, il Torino guarda avanti: "Mihajlovic è il suo giusto erede per continuare a crescere: è un guerriero, ha tremendismo ed è coraggioso con i giovani, come piace a noi".

"Infine, una battuta sugli stage, sempre fonte di scorno tra ct e club: "Non potrei mai oppormi a Ventura [ride]".