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Verona-Torino 0-0: nella ripresa i granata dovranno osare di più

Primo tempo al Bentegodi / La squadra di Ventura, in campo con i cerotti. Avelar cede il passo a Jansson dopo 15 minuti. Miracolo di Padelli su Toni nel finale

Manolo Chirico

"Lunchmatch tendenzialmente pesante quello sinora commentato al Bentegodi. Verona-Torino non divertono e partono entrambe con il freno a mano tirato, ma se da un lato i granata hanno l'alibi delle numerose defezioni, i gialloblù non hanno alcun tipo di scusante. La squadra di Mandorlini gioca da piccola, mentre Ventura - con una difesa inedita e rimaneggiata - non rinuncia al possesso palla con il quale prova a macinare gioco.

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"I padroni di casa, però, sfuttano meglio le ripartenze e dopo i primi 15 minuti vanno vicino al gol in due occasioni: con Rafa Marquez di testa su corner e poi ancora su cross di Viviani. La gara di Avelar termina subito: il brasiliano lascia il posto a Jansson per un infortunio ancora da valurare.

"In netta crescita, rispetto alle precedenti uscite, capitan Kamil Glik che comanda a dovere la difesa e intuisce in anticipo (in più di un'occasione) le triangolazioni veronesi a ridosso dell'area. Tutto questo, senza rinunciare al duello massiccio e maschio con Luca Toni.

"Buon impatto per Belotti che riceve pochi palloni giocabili, ma li gestisce tutti al meglio: guadagnando fallo, oppure duettando con i giusti tempi e i giusti movimenti con Quagliarella. Vere conclusioni in porta, però, non se ne vedono, l'unica degna di nota è il rasoterra da fuori area di Bruno Peres intorno al 30'. Nel finale, Padelli compie un miracolo sul colpo di testa di Toni, salvando il risultato e poi si ripete anticipando Gomez in mischia nell'area piccola. Nella ripresa i granata dovranno osare di più.