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Verso la speranza

E' iniziata la marcia della speranza al grido "eh il Toro, il Toro, il Toro a l'è belo, l'è belo, poi ti sale alla testa e incomincia la festa". Verso le dieci di una mattina soleggiata e primaverile è partito il...

Redazione Toro News

E' iniziata la marcia della speranza al grido "eh il Toro, il Toro, il Toro a l'è belo, l'è belo, poi ti sale alla testa e incomincia la festa". Verso le dieci di una mattina soleggiata e primaverile è partito il corteo promosso dal Presidente Urbano Cairo, alla guida dello stesso con il fratello. Tale manifestazione è l'atto culminante della "Tre giorni con il Toro", dopo la toccante cerimonia a Superga di venerdì e la partita di beneficenza giocata dalle vecchie glorie ieri sera.

Dopo un breve discorso tenuto dal numero uno granata almeno tremila tifosi col Toro nel cuore hanno incominciato a sfilare per le vie cittadine, in direzione del Filadelfia, colorando di granata Corso Re Umberto. Il numero dei partecipanti è in costante crescita man mano che ci si avvicina al Fila.

Canti, cori e bandiere per sostenere la propria fede e sottolineare un'identità che rende il popolo granata unico. La giornata si preannuncia cruciale anche per le sorti del Toro in campionato: molti dei partecipanti alla marcia, al termine della stessa si recheranno all'Olimpico per sostenere la squadra di De Biasi contro l'Ascoli.

Presente anche lo scrittore Giuseppe Culicchia che intende questa marcia come "una testimonianza d'affetto alla squadra e al mondo granata in generale. Noi non ci arrendiamo. Sulla questione stadi però è necessario il dialogo".

Attimi di commozione e applausi scroscianti quando il corteo è giunto nei pressi della lapide dedicata a Gigi Meroni e dove il Presidente Cairo ha sostato brevemente, ricordando quanto la farfalla granata sia stato un uomo importante nella storia del Toro.

"Questa marcia è un modo per rinvigorire la passione verso uno sport pulito e carico di positività" dice l'onorevole Giorgio Merlo